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Regione, per chiudere il bilancio 2012 servono 2,3 miliardi di euro

È questo il calcolo fatto dall'assessore all'Economia, Gaetano Armao, che ha spiegato la situazione finanziaria della Regione siciliana al tavolo tecnico riunito stamattina a Palazzo Chigi. "La situazione è complessa, stiamo lavorando in diverse direzioni"

PALERMO. Il governo deve recuperare 2,3 miliardi di euro per potere chiudere il bilancio di quest'anno. È questo il calcolo fatto dall'assessore all'Economia, Gaetano Armao, che ha spiegato la situazione finanziaria della Regione siciliana al tavolo tecnico riunito stamattina a Palazzo Chigi.  «La situazione è complessa, stiamo lavorando in diverse direzioni: dalla spending review per il controllo della spesa al confronto con lo Stato sul federalismo fiscale, le accise e la compartecipazione alla spesa sanitaria», afferma Armao.


Armao ha rifatto i conti alla luce delle disposizioni introdotte dal decreto 'salva-Italià del premier Monti, che prevede per esempio modifiche sull'Irpef calcolata per gli immobili. L'effetto è che il quadro economico-finanziario prefigurato nel documento di bilancio 2012 presentao all'Assemblea regionale alla fine dell'anno scorso e poi 'congelatò per procedere all'approvazione dell'esercizio provvisorio è notevolmente peggiorato. Il nuovo documento, su cui stanno lavorando gli uffici del bilancio, prevederà tagli alla spesa per 1,3 miliardi di euro, ai quali si aggiungeranno ulteriori minori entrate per 450 milioni di euro che la Regione incassava come Irpef sugli immobili e che la nuova Imu destina a Stato e comuni. Serviranno poi ulteriori 650 milioni per finanziaria la spesa sanitaria.


LA STRETTA SULLA SPESA - I controlli della Ragioneria generale, col supporto degli assessorati interessati, scatteranno innanzitutto negli uffici centrali e periferici della Regione per verificarne il funzionamento, poi saranno passate al setaccio le spese per la promozione, la propaganda e le iniziative direttamente promosse. Quindi sotto la lente finiranno uno dopo l'altro i collegamenti marittimi, il trasporto pubblico locale, il fondo unico per il precariato, la formazione professionale con i relativi percorsi formativi. Sono alcuni dei punti critici individuati dall'assessorato regionale all'Economia, guidato da Geatano Armao, che ha deciso di scandagliare la spesa pubblica, in linea con la strategia di spending review adottata per cercare di mettere un pò d'ordine nei conti della pubblica amministrazione e recuperare magari risorse per raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013.  In totale si partirà da 11 'puntì sui quali l'assessorato ha stabilito di avviare le prime verifiche per poi estenderle a l'intero alveo pubblico. Nell'elenco ci sono anche le spese per la forestazione e la difesa dell'ambiente, la gestione degli impianti idrici per la produzione dell'acqua dissalata, gli sportalli multifunzionali, le attività sportive e le spese per i parchi e le riserve.

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