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Disagi sulla Palermo-Messina, stanziati 38 milioni

L'obiettivo è quello della sicurezza e di migliorare la programmazione della manutenzione da seguire, come conferma l'assessore regionale per le Infrastrutture e la mobilità, Pier Carmelo Russo. Intanto, resta l'allerta in alcuni tratti del percorso e nelle gallerie dalle quali si sono staccati pezzi di calcinacci

PALERMO. La Regione ha puntato sulla sicurezza. Una delibera recentemente ha dirottato 38 milioni per vari interventi nell'autostrada Messina - Palermo. Si tratta di fondi statali. La procedura per lo stanziamento era stata avviata a giugno dello scorso anno. Ma si è conclusa solo il 2 gennaio. Adesso migliorare la programmazione della manutenzione è l'obiettivo da seguire, come conferma l'assessore regionale per le Infrastrutture e la mobilità, Pier Carmelo Russo. Intanto, resta l'allerta in alcuni tratti del percorso e nelle gallerie dalle quali si sono staccati pezzi di calcinacci. «Questi difetti non vanno sottovalutati e, in nessun caso, avrebbero dovuto essere tollerati né dalla direzione dei lavori né dai collaudatori - afferma Russo - anche perché potrebbero essere indicatori di una realizzazione non sufficientemente accurata dell'opera, che rientra fra quelle inaugurate dai precedenti governi».


AVETE INDIVIDUATO LE RAGIONI DEI DUE CROLLI? SARÀ UN CASO CHE AVVENGANO IN DUE GALLERIE DELLO STESSO TRATTO AUTOSTRADALE A DISTANZA DI POCHE ORE?


«La relazione tecnica sulle cause dei cedimenti è in corso di predisposizione. Tuttavia, ad un sommario esame, nel corso del sopralluogo è emersa la presenza di sporgenze di calcestruzzo non rimosse in corrispondenza dei giunti. A causa delle vibrazioni sono cadute alcune sporgenze, anche di peso significativo, che, ove impattino con auto che viaggiano a forte velocità, possono creare esiti drammatici. Quanto alla concomitanza dei crolli in due gallerie, solo le valutazioni tecniche potranno chiarire se siamo solo sfortunati».


PERCHÉ AVETE SCELTO DI PROCEDERE CON UN ESPOSTO IN PROCURA?


«La segnalazione all'Autorità giudiziaria di fatti che possano dare luogo ad ipotesi penalmente rilevanti è obbligatoria, fermo restando che ogni accertamento al riguardo è demandato alla stessa Autorità. Si tratta di una doverosa collaborazione fra istituzioni».


E SE DOVESSERO EMERGERE RESPONSABILITÀ?


«Verrà avviata ogni azione nei confronti degli esecutori, dei collaudatori dell'opera e di chi abbia in ipotesi omesso i dovuti controlli, anche in ragione del rischio procurato e dei danni causati al traffico dall'inevitabile periodo di chiusura della galleria».
La Messina-Palermo è definita l'«eterna incompiuta».


E LA MANUTENZIONE SEMBRA SEMPRE PIÙ NECESSARIA.


«Sulle manutenzioni il Commissario straordinario e il Dipartimento Infrastrutture stanno svolgendo un intenso programma di accertamento e verifica delle eventuali carenze e di integrazione degli interventi. La questione è, però, che la manutenzione viene richiesta anche su opere che, considerata la loro recente realizzazione, non dovrebbero averne bisogno».


SARÀ STATA FORSE FRETTOLOSA L'INAUGURAZIONE?


«Non ho elementi per dire che l'inaugurazione sia stata frettolosa o meno. Gli accertamenti in corso dovranno chiarire se tutte le attività di realizzazione e di controllo dell'esecuzione si siano svolte correttamente».


QUEST'AUTOSTRADA È UNO DEI POCHI TRACCIATI SICILIANI SU CUI SI PAGA IL PEDAGGIO, MA LA SITUAZIONE STRUTTURALE È CARENTE.



«Mi permetto di dissentire, nel senso che la situazione strutturale non deve essere carente, a prescindere dal fatto che si paghi o meno il pedaggio. Su questo assolutamente deciso è stato l'intervento del Governo regionale che, con una propria delibera di qualche mese fa, ha deciso di destinare le risorse disponibili a interventi di messa in sicurezza, piuttosto che alla realizzazione di nuovi svincoli».


ALLA LUCE DEL COMMISSARIAMENTO DEL CAS, COME VALUTATE IL LAVORO FATTO IN TERMINI DI SICUREZZA?


«È comprensibile che quando si parla di sicurezza, ci si attenda tutto e subito. Ma quando si interviene su una realtà complessa e oggetto, in passato, di gestioni certamente non soddisfacenti quanto ai risultati, il terreno da dissodare è tanto e non pianeggiante. Il fatto che, grazie all'intervento commissariale, si abbia contezza dello stato di fatto, prima non noto se non addirittura celato, non mi pare cosa da poco. Sembra, dunque, sempre più importante l'attività di controllo avviata dal commissario straordinario del Cas per porre rimedio a precedenti disattenzioni e disfunzioni, quando si è talvolta ritenuto pronto o ben eseguito ciò che tale non era».

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