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Ars, tagli nel gettone per i deputati assenti

Scattano nuove «strette» per i parlamentari dell'Assemblea siciliana, che riguardano le assenze nelle commissioni e l'obbligo di firmare fogli di presenza. Le novità introdotte da una delibera adottata dall'Ufficio di presidenza. Si tratta in totale di sette modifiche

PALERMO. Dopo i tagli alle indennità e la legge che riduce da 90 a 70 il numero dei deputati in Sicilia che oggi è stata al centro dei lavori della commissione Affari istituzionali del Senato, scattano nuove «strette» per i parlamentari dell'Assemblea siciliana, che riguardano le assenze nelle commissioni e l'obbligo di firmare fogli di presenza.  Le novità, introdotte da una delibera adottata dall'Ufficio di presidenza dell'Ars nell'ultima riunione, sono state lette in aula dal presidente vicario, Santi Formica.  Si tratta in totale di sette modifiche. Nessuna assenza sarà più giustificata durante i lavori d'aula e ciascun deputato avrà la facoltà di fruire senza incorrere nella detrazione, di sole due assenze al mese (fanno eccezione quelle per ricovero ospedaliero ovvero per gravi motivi di salute, da documentare e da sottoporre alla valutazione del presidente dell'Ars); inoltre il congedo varrà solo ai fini parlamentari e negli altri casi sarà operata la trattenuta.


Nei casi di assenze nelle commissioni permanenti, compreso il comitato per la qualità della legislazione, sarà trattenuto agli assenti un trentesimo della componente variabile della diaria mensile per ogni giornata (circa 150 euro); la ritenuta sarà operata soltanto nei casi di assenza dalle sedute di commissione in cui si svolgono votazioni su testi legislativi o su ogni altro atto iscritto all'ordine del giorno. La presenza del deputato sarà rilevata attraverso la firma su un apposito foglio predisposto dall'ufficio di ciascuna commissione e avrà rilevanza ai soli fini amministrativi. Le disposizioni che riguardano l'aula entrano in vigore domani, quelle che riguardano le commissioni dal primo marzo.

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