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Via al piano per gli istituti “verdi”

ROMA. Dei 556 milioni sbloccati dal Cipe per l'edilizia scolastica, fino a 100 milioni serviranno per "costruire nuove scuole a impatto pressoché zero, con notevoli risparmi nei costi di gestione del medio-lungo periodo". Lo afferma il ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, in un'intervista al Sole 24 Ore.
"Attualmente la gran parte degli edifici scolastici è in classe energetica G, la più bassa, che si traduce in circa 200 euro al metro quadrato di bolletta. Una cifra ben diversa dai 35 euro al metro quadrato della classe energetica A", spiega Profumo. "A partire dalle nuove scuole, per poi estendere gli interventi agli oltre 10mila edifici già esistenti, i risparmi si aggirerebbero attorno ai 9,5 miliardi se si arrivasse ad avere tutte le scuole in classe A. Così facendo il costo energetico si ridurrebbe a circa 3 miliardi".
Le nuove scuole avranno "meno corridoi e aule monoclasse e più spazi comuni e aperti, in cui sperimentare i nuovi approcci didattici consentiti anche dalle nuove tecnologie", dichiara il ministro. "Inoltre avremo la possibilità di affiancare i nuovi istituti ad aree verdi e servizi aperti alla cittadinanza", come "una biblioteca di quartiere, spazi per la musica e laboratori di lingue straniere".
Per le università, prosegue Profumo, "dal Cipe è arrivata una profonda boccata d'ossigeno: 1,2 miliardi per interventi negli atenei di Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.
Sono risorse ingenti, stanziate sulla base di impegni già assunti dal precedente ministro Fitto, che serviranno a finanziare interventi nuovi per la costruzione di edifici, il completamento delle opere già iniziate, l'edificazione di nuove residenze per gli studenti e la creazione di incubatori di imprese a stretto contatto con le università".

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