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Gela, risolto un delitto di mafia di 20 anni fa

Arrestate 4 persone per l'assassinio di Eros Gianluca Malvezzi, 24 anni, massacrato con sei colpi di pistola in contrada Spinasanta il 16 settembre 1992

CALTANISSETTA. A 20 anni da un omicidio commesso a Gela il 16 settembre '92, durante la guerra di mafia, la Squadra mobile di Caltanissetta ha arrestato 4 persone per l'assassinio di Eros Gianluca Malvezzi, 24 anni, massacrato con sei colpi di pistola in contrada Spinasanta.
Gli ordini di custodia cautelare in carcere, nell'ambito dell'operazione "Mali Mores", hanno raggiunto Nunzio Cascino, 43 anni, Alessandro Emmanuello, 44 anni, detenuto al 41 bis per associazione mafiosa, e i collaboratori di giustizia Crocifisso Smorta e Angelo Cavaleri.
L'omicidio sarebbe avvenuto perché la vittima, uno spacciatore di droga, non voleva riconoscere il primato della famiglia Emmanuello nel giro della criminalità. Così i suoi stessi complici decisero di ucciderlo per fare un favore ad Alessandro Emmanuello.
Malvezzi, eliminato dalla stessa cosca mafiosa di appartenenza, perché ritenuto "cane sciolto", "mina vagante", intendeva passare dalla famiglia Emmanuello a quella dei Rinzivillo.
A turno, con la stessa pistola, spararono 6 colpi alla testa della vittima, attirato nella trappola mortale con la scusa di dovere incendiare una casa rurale. L'ordine di uccidere Malvezzi sarebbe stato emesso dal boss Alessandro Emmanuello, il quale stabilì anche le modalità perché l'omicidio doveva servire da monito agli altri picciotti irrequieti dello "Chantilly", il bar pasticceria del rione S. Giacomo, dove erano soliti radunarsi.
A Cascino, gli uomini della squadra mobile nissena, diretti dal vice questore Giovanni Giudice, hanno notificato in carcere l'ordinanza di custodia cautelare con l'accusa di omicidio volontario premeditato, in concorso con altri. Nell'indagine, "Mali Mores", oltre agli imputati raggiunti dal provvedimento cautelare, era coinvolto anche Rocco Manfré, nel frattempo deceduto.

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