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Armani: senza italiani niente sfilate a Parigi

PARIGI. I conti sono presto fatti: se gli italiani non venissero a sfilare a Parigi, forse la rassegna di alta moda francese chiuderebbe. Se andassero via maison come Versace (che è appena tornata), Valli, Armani e Valentino, come grandi firme resterebbero Dior, Chanel, Gaultier e Givenchy peraltro disegnata dall'italiano Riccardo Tisci.
Dovrebbe essere una buona ragione per trattare gli italiani con i guanti: "Non credo di avere grande accoglienza da parte delle istituzioni francesi" dice invece Giorgio Armani, seppur pacatamente. Non è neppure una polemica la sua, è quasi solo una constatazione. Mancano poche ore alla sfilata della sua linea Armani Privé, che ormai da anni conferisce lustro alla rassegna di haute couture parigina: "In pratica - spiega - Chanel si è presa tutta la mattinata con le sue due sfilate, capisco, sono a casa loro, non voglio fare polemica, l'ho solo trovato un po' scortese. Bastava che iniziassero un po' prima per dare a me una mezz'ora in più di tempo, per preparare le modelle! Diciamo che non è stato carino, tutto qui!".
Continua dunque l'amore 'con le spine' tra l'italiano più famoso della moda e la città che si sente culla dell'eleganza? Eppure Sarkozy ha anche conferito ad Armani la Legion d'Onore, la stampa gli tributa doverosi (forse troppo doverosi?) omaggi. Giambattista Valli è stato appena accolto tra i membri della haute couture francese a tutti gli effetti, Armani invece resta l'italiano, lo straniero ospite, non un vero couturier alla francese.
Lui non se ne adonta, è orgoglioso del proprio percorso: "Io non ho fatto la scuola dei grandi couturier, non li ho frequentati e non ho imparato con loro ad apprezzare quel mondo. Io ci tengo a fare bei vestiti e basta, vestiti che si differenzino da tutto il resto, che non siano ripetizioni del passato, neppure del mio. Se avessi voluto un altro tipo di riconoscimenti sociali, avrei fatto un'altra vita, una vita di cene e mondanità. Certo, ci sono stati periodi in cui - aggiunge - ho dovuto anche farmi conoscere, ma non mi interessa quel mondo, io lavoro nel mio ufficetto". Ma perché Armani non pensa di sfilare durante l'alta moda di Roma? "Perché a Roma si fanno altre cose" risponde Armani.

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