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Sciopero dei Tir, nuovi disagi in Sicilia

Interrotto il traffico sulla statale Palermo-Sciacca all'altezza di San Cipirello. Tre presidi a Gela: ieri momenti di tensione

PALERMO. A causa dello sciopero dei Tir è stato interrotto il traffico automobilistico sulla statale Palermo-Sciacca all'altezza di San Cipirello per un presidio organizzato del Movimento “Forza d'urto” per il blocco dei trasporti organizzato fino a venerdì prossimo. Quaranta mezzi pesanti hanno organizzato il blocco. Il traffico è stato deviato sull'autostrada. Nella zona pattuglie della polizia stradale, dei carabinieri e della guardia di finanza. Ma non è tutto. Nei pressi della Rotonda di via Oreto a Palermo un centinaio di persone e una quarantina di mezzi pesanti hanno rallentanto il traffico. Un copione che si ripete anche nel palermitano: nei pressi del porto e della zona industriale di Termini Imerse e nella statale Palermo-Agrigento nei pressi del bivio per Bolognetta e in quello per Villabate. "Gli automobilisti sono solidali - dice Franco Canderone del Comitato Forza D'Urto - ci dicono di andare avanti e non fermarci. Stiamo portando in piazza il disagio delle famiglie siciliane. Il nostro movimento è spontaneo e non è legato ad alcun partito politico". La protesta viaggia anche in rete e su Facebook, dove il movimento ha aperto una pagina. "Soltanto ieri abbiamo raggiunto - dice Martino Morsello anche lui del Comitato Forza D'Urto - diecimila contatti, a riprova che la nostra protesta è seguita a livello nazionale". "Anche in Calabria si stanno organizzando proteste analoghe alla nostra - afferma - Chiediamo risposte precise al governo regionale e un cambio di rotta alla classe politica siciliana".
A GELA, in provincia di Caltanissetta, sono stati organizzati tre presidi. Non si registrano incidenti. Ieri, quando i dimostranti stavano per raggiungere in corteo piazza municipio, alcuni facinorosi hanno mandato in frantumi la vetrina di una tabaccheria di via Bresmes che non aveva aderito allo sciopero.  
Anche nel Catanese moltiplicano nel Catanese i presidi. Due nuovi ne sono sorti stamane lungo la Strada Statale Catania-Gela, all'altezza de bivio "Iannarello" e nei pressi di Castel di Judica. I nuovi blocchi si vanno ad aggiungere a quelli attuati già da ieri in provincia di Catania: nel piazzale antistante il porto del capoluogo etneo; nella Zona Industriale di Catania, all'altezza della Rotonda della VIII Strada; nei pressi dello svincolo 'Paesi Etnei' della Tangenziale; ad Acireale, all'altezza del bivio dell'hotel Horizzonte, lungo la SS 114; nei pressi della frazione Trepunti di Giarre. Al presidio nei pressi dello svincolo "Paesi etnei", lungo la Tangenziale, poco prima del casello di San Gregorio dell'autostrada Catania-Messina, prendono parte stamane un centinaio di persone e una cinquantina di mezzi pesanti che impediscono il passaggio di camion e tir. "La protesta per noi prosegue bene - ha detto il presidente dell'Aias Giuseppe Richici - e avevamo previsto che sarebbero nati in Sicilia presidi spontanei, dove si stano fermando negozianti ed autotrasportatori". "Sono stanco - ha concluso Richichi - a causa dell'ipocrisia dei nostri politici. La Sicilia è ferma e nessuno muove un dito, nessuno fa una dichiarazione. Dove sono i politici siciliani, anche per dire la protesta è giusta, è sbagliata. Perché tutti tacciono? Qual'é il problema. Il problema siamo noi o sono loro?".

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