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Abusivismo, operazione "Repulisti" a Gela

GELA. Guerra contro lo "zoccolo duro" dell'abusivismo edilizio, a Gela. I vigili della squadra urbanistica della polizia municipale, su ordine del procuratore Lucia Lotti, hanno eseguito un'operazione di controllo e di repressione del fenomeno, denunciando 11 persone e apponendo i sigilli a tre nuove costruzioni senza licenza e a otto sopraelevazione di fabbricati già sottoposti a sequestro. Chiuso uno spazio pubblico abusivamente occupato da una pizzeria. L'operazione, denominata "Repulisti", è stata eseguita in due giorni, nei quartieri della periferia nord della città e nel rione "S. Giacomo". "Se Gela vuole cambiare - ha detto il procuratore Lotti - nessuno deve più far ricorso all'abuso edilizio, un reato, un fenomeno sociale che è già in forte calo e che intendiamo debellare, anche se certe abitudini, come si vede, sono dure a morire". Sequestri, obbligo di firma per i proprietari, obbligo di dimora in altri comuni e persino gli arresti, non sono stati sufficienti ancora a bloccare "mattone selvaggio" a Gela, una volta nota come capitale dell'abusivismo. Per questo sono state specializzate quattro squadre di vigili urbani, che, agli ordini del comandante Giuseppe Montana, passano a setaccio l'intero territorio urbano. La crisi economica, però ha messo in luce una realtà omissiva: la mancata demolizione di centinaia di edifici (almeno gli "scheletri" non abitati) per i quali la magistratura ha emesso ordinanza di demolizione, con sentenza passata in giudicato. Se non lo fa il proprietario ci dovrebbe pensare l'amministrazione comunale, che però non ha soldi. "A volte ci siamo avvalsi del genio civile - dice il procuratore, Lotti - ma ci siamo resi conto che con l'esercito i costi aumentano". Un problema che da tempo gli amministratori hanno sottoposto ai governi regionale e nazionale senza ottenere risposta.

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