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Strage di Trapani, vittime ferite prima dell'incendio

Primi rilievi del medico legale sui cadaveri. La suocera e il cognato di Pietro Fiorentino sarebbero morti asfissiati

TRAPANI. Stefania Mighali e la figlia Daniela, due delle cinque vittime della strage di Trapani, presentano ferite da taglio "verosimilmente mortali". Lo dice il medico legale Saverio Urso, che ha effettuato i primi rilievi sui corpi. La moglie del responsabile della strage, Pietro Fiorentino, che si è poi suicidato, è stata colpita con fendenti al collo, al volto, al torace e all'addome. La piccola Daniela è stata colpita al torace, all'addome e al dorso.
Sui cadaveri l'esame autoptico da parte di una equipe di anatomopatologi diretta dal professor Paolo Procaccianti, dell'Istituto di medicina legale di Palermo. Urso ha confermato inoltre che Nunzia Rindinella, la suocera dell'omicida, presenta delle tumefazioni al volto, probabilmente provocate da un corpo contundente. Nessuna ferita invece sul corpo di Hans, l'uomo disabile, cognato dell'omicida.
Secondo la relazione del medico legale, pertanto, sembra che Pietro Fiorentino, abbia dapprima ferito moglie e figlia e successivamente appiccato il fuoco all'appartamento, prima di lanciarsi nel vuoto dal quinto piano dell'appartamento di via Omero. La suocera ed il cognato, quindi, sarebbero morti asfissiati.

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