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Il canone Rai che non tutti pagano

Vorrei parlare del canone per l'abbonamento TV da pagare annualmente. Esso rappresenta un'imposta che per legge (R.D.L.21/02/1938 n.246) è tenuto a pagare chiunque possegga un apparecchio che consenta la ricezione di trasmissioni radiotelevisive, indipendentemente dal suo utilizzo. Si tratta pertanto di una tassa obbligatoria il cui mancato pagamento dovrebbe comportare le dovute sanzioni amministrative.
Vorrei capire come mai in Italia si consenta alla maggior parte dei cittadini di considerare facoltativo, e quindi di non pagare, una tassa che, al pari delle altre, dovrebbe contribuire al mantenimento dello stato sociale e quindi, in definitiva, al benessere della collettività. Personalmente, forse in maniera un pò ingenua e nonostante
sia cosciente di vivere nel paese con un'evasione fiscale enorme, non avevo mai pensato che si potesse evitare di pagare una tassa legata ad un bene così evidente, ma mi sono accorto che, tra le persone che conosco, la pratica del mancato pagamento è molto diffusa. E' possibile che uno stato imponga una tassa ma non verifichi poi il suo dovuto pagamento da parte di tutti i cittadini, nonostante sia chiaro a tutti che solo in pochi facciano il proprio dovere civico? Non sarebbe più equo, termine molto in voga, sebbene a sproposito, in questo periodo, dichiarare inesigibile l'imposta data la modalità di pagamento quantomeno sfuggente o renderne più certa l'esigibilità? Mi rendo conto che il pagamento del canone non è la panacea ai mali italiani ma sarebbe un grosso passo in avanti in direzione della corretta convivenza civile.
Alberto Li Vigni

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