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Palermo, molotov contro la sede di Giovane Italia

Bottiglia incendiaria contro la sede dell’organizzazione giovanile del Popolo della Libertà in via Paternostro. "Intimidazione in vista del nostro corteo del 7 gennaio in ricordo della strage di Acca Larentia"

PALERMO. Molotov contro la sede di Giovane Italia in via Paolo Paternostro 43, a Palermo. Secondo una prima ricostruzione ignoti hanno lanciato una bottiglia incendiaria contro la sede dell’organizzazione giovanile del Popolo della Libertà. La fiammata prodotta dalla molotov ha danneggiato il portone d’ingesso del palazzo. Alcuni militanti si trovavano all’interno della sede, ma a causa del rumore provocato dal temporale non si sono accorti dell’accaduto e a dare l’allarme è stato un condomino. Sono quindi intervenuti gli agenti della polizia che hanno fatto i rilievi sul posto.
“La nostra sede – dichiara Davide Gentile, presidente Provinciale di Giovane Italia – è stata più volte oggetto di attacchi e danneggiamenti. Solo poche settimane fa, durante un corteo promosso dagli studenti vicini al centro sociale Anomalia, alcuni ragazzi a volto coperto hanno imbrattato i muri della sede e lanciato pietre contro le finestre. Questo grave gesto è senza dubbio un salto di qualità dell’azione violenta della galassia antagonista di estrema sinistra. La presenza in zona di alcune telecamere fa sperare nell’individuazione dei responsabili”.
Giovane Italia in questi giorni ha promosso, insieme ad altri movimenti di destra, la manifestazione di sabato a Palermo in ricordo dei giovani missini uccisi nella strage di Acca Larentia nel 1978. Una manifestazione, che partirà da piazza Croci alle ore 17, incentrata proprio contro la recrudescenza della violenza politica a Palermo da parte dei centri sociali contro i movimenti giovanili di destra.
Sempre ieri notte sono apparse in centro scritte con la bomboletta con la frase "10, 100, 1000 Acca Larentia".
“Qualcuno pensa intimidirci con una molotov e con delle scritte – afferma Mauro La Mantia, presidente regionale di Giovane Italia – evidentemente infastidito dalla manifestazione unitaria del 7 gennaio. Siamo ancor più convinti dell’urgenza di denunciare pubblicamente il clima di violenza instaurato in città dagli autonomi dei centri sociali che tentano di riproporre lo stesso antifascismo militante, causa degli eccidi come quello di Acca Larentia. Purtroppo tali centri sociali sono incredibilmente coperti e sostenuti da numerosi politici, sindacalisti e docenti universitari di sinistra. Vedremo se quanti hanno firmato gli appelli in favore del centro sociale Anomalia, all’interno del quale si trova una palestra dove gli attivisti vengono addestrati allo scontro fisico, daranno la loro solidarietà a Giovane Italia. Ovviamente questi gesti intimidatori paramafiosi non fermeranno la nostra azione politica”.

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