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Confesercenti, Giovanni Felice si dimette

"Il fatto che abbia appreso dalla stampa il risultato della riunione della commissione di garanzia è sintomatico dell'operato di una commissione di garanzia che si è comportata più da tribunale d'inquisizione che da soggetto a garanzia dei diritti degli interessati"

PALERMO. Dopo le polemiche dei giorni scorsi, si è dimesso Giovanni Felice, presidente di Confesercenti Sicilia. Ecco la lettera con cui spiega la sua scelta:
"Con una lettera inviata al vice presidente vicario della Confesercenti Regionale, il dottor Vittorio Messina, ho rimesso il mio mandato di presidente regionale.
Il fatto che abbia appreso dalla stampa il risultato della riunione della commissione di garanzia è sintomatico dell'operato di una commissione di garanzia che si è comportata più da tribunale d'inquisizione che da soggetto a garanzia dei diritti degli interessati.
La tutela della legittimità del mio operato e del mancato raggiungimento del quorum per la sfiducia comporterebbe il ricorso ad altri organismi dell'associazione se non addirittura esterni, il che finirebbe per bloccare l'attività dell'organizzazione in un momento di grave difficoltà per l'economia siciliana e per il commercio in particolare.
Continuare a discutere su fiducia sì, fiducia no sul raggiungimento o meno del quorum, se si tratta di sfiducia politica o altro, distoglierebbe gli organismi dal loro compito statutario di programmazione politica e di controllo dell'organizzazione, il mio passo indietro serve anche a consentire agli organismi preposti di dare seguito alla delibera della giunta regionale del 14 dicembre 2011 di approfondire e deliberare sulla 'questione Catania'".

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