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Confindustria attacca il Comune: "Troppi abusi a Palermo"

Il presidente Albanese elenca le irregolarità. Tra queste "catering che fanno concorrenza sleale, affissioni selvagge, isole pedonali a intermittenza". L'assessore Bruscia: "Non stiamo con le mani in mano"

PALERMO. Confindustria all’attacco del Comune. «Troppi abusi, troppe irregolarità», denuncia a testa bassa il presidente Alessandro Albanese. Il sindaco non parla. Replicano gli uomini della sua giunta. Clima pre-elettorale? Forse. Albanese preferisce snocciolare l’elenco delle doglianze: catering abusivi che fanno concorrenza sleale; affissioni selvagge nel salotto della città; la crociata del Comune contro i gazebo di bar e pub; le isole pedonali «a intermittenza». L’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso: «Ci sono bar e piccoli esercizi che fanno catering senza avere personale in regola né le competenze per organizzare buffet. Eppure lavorano in barba ad ogni controllo addirittura per gli enti pubblici. È possibile? Chi controlla? Non è concorrenza sleale?». Poi c’è la vicenda dei gonfaloni apparsi in via Ruggero Settimo «con il faccione di uno che si vuole candidare al Comune con l’Mpa. E anche in questo caso non è successo nulla. Ed è grave - prosegue Albanese - perché non solo i gonfaloni non sono stati rimossi ma poi chi sbaglia non paga nemmeno nulla», prosegue il presidente di Confindustria Palermo. E le cose andrebbero diversamente «se per esempio ci fosse in città quel piano per la pubblicità atteso da troppi anni e su cui il consiglio comunale deve decidere». L’anno scorso a criticare aspramente il Comune era stato il mondo dei negozi col presidente di Confcommercio Roberto Helg in testa. E non mancarono i colpi di fioretto tra quest’ultimo e il sindaco Cammarata. Ora c’è Confindustria. Ma Albanese respinge le critiche di un attivismo politico a pochi mesi dalle amministrative. «Abbiamo lanciato le 4 necessità di cui ha bisogno Palermo. Abbiamo avviato il contagiorni su piano traffico, piano cimiteriale, quello per le affissioni e per il Prp del porto. Solo quest’ultimo è stato approvato. È ancora poco. E comunque credo che sia doveroso per Confindustria entrare a gamba tesa nel dibattito politico di questa città e del suo futuro. Non privilegiamo preferenze o candidature ma solo chi ha a cuore la salvaguardia delle imprese». Tra l’altro, ricorda Albanese, entro il 30 marzo bisognerà liberalizzare alcuni servizi pubblici locali «e noi vogliamo essere pronti all’appuntamento. Dallo spazzamento delle strade alla raccolta differenziata, dalla manutenzione dei sistemi informatici degli uffici pubblici alla gestione dell’aeroporto. Ci dovranno essere gare pubbliche. Qualcuno ci sta pensando? Noi a metà febbraio organizziamo un appuntamento su questo tema». Tra le doglianze ci sono i gazebo su cui «il consiglio comunale, se vuole, può fare moltissimo. Non sono un fautore dei gazebo, né sono contrario. Ma non mi piace il Comune-Zorro che moralizza la città salvo poi farli svincolare dalla magistratura». Senza entrare nel campo di valutazioni politiche Felice Bruscia, assessore alle Attività produttive replica ad Albanese. «Se ci sono catering abusivi bisogna girare la segnalazione all’assessore alla Polizia urbana perché intervenga e credo che questa sollecitazione non cadrà nel vuoto perché condivido il timore di una concorrenza sleale - dice Bruscia -. Sui gonfaloni di via Ruggero Settimo posso già dire che ho già informato il servizio defissioni per intervenire. Non stiamo con le mani in mano: basti pensare alle azioni di contrasto sull’abusivismo delle affissioni di un circo. Sono già scattate le multe». Restano i gazebo. «Un’ordinanza che li vietava sulle zone blu - dice Bruscia - ha scatenato tutto. Ma credo che abbiamo chiarito la questione. In attesa di un pronunciamento del ministero abbiamo concesso le proroghe e salvato il salvabile rispettando le esigenze di decoro. E sono ottimista sul futuro»

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