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Botti, Palermo: il consiglio comunale ne vieta l'uso

E' stato approvato un ordine del giorno che proibisce l'uso di petardi e fuochi d'artificio in città. Primo firmatario Vincenzo Tanania

PALERMO. Approvato durante la seduta del Consiglio comunale di Palermo un ordine del giorno - primo firmatario Vincenzo Tanania - che proibisce l'uso di botti, petardi e fuochi d'artificio in città.
"E' una lezione di civiltà - ha detto Tanania - che, dopo Bari, Napoli, Venezia e Torino, Palermo non può esimersi di seguire. Adesso aspettiamo un'ordinanza del sindaco".
"Cammarata - ha concluso - segua l'esempio dei suoi colleghi Fassino, De Magistris, Emiliano ed Orsoni e tuteli la cittadinanza in particolare i minori e gli animali che sono le principali vittime dei botti".


CAMMARATA. Il Comune di Palermo ha deciso di non far esplodere i fuochi d'artificio in piazza politeama la notte di Capodanno "per ragioni di sicurezza - come rileva il sindaco di Palermo, Diego Cammarata - in considerazione del fatto che non possiamo rispettare le distanze dalle abitazioni previste dalla legge". "La sicurezza di cittadini - spiega Cammarata - è la cosa a cui tengo maggiormente. Ho già dato indicazioni al mio capo di gabinetto di verificare se esiste la necessità di emanare un'ordinanza specifica per vietare l'utilizzo, soprattutto da parte dei minorenni, di botti e mortaretti, che non siano quelli consentiti dalla normativa vigente e venduti negli esercizi autorizzati. Quanto al controllo in città sulla vendita di botti illegali, ho chiesto al comandante della polizia municipale di aumentare il controllo nelle zone in cui, tradizionalmente, questa vendita avviene".
"Nell'eventualità in cui mi rendessi conto che l'emanazione di un'ordinanza specifica può essere utile a sanzionare ulteriormente, rispetto alle previsioni normative, un utilizzo non corretto e che non garantisce l'assoluta sicurezza dei cittadini, non avrei esitazione a firmarla", conclude.

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