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Assessori regionali, salva la doppia indennità

La Presidenza dell'Ars ha dichiarato inammissibile un emendamento all'esercizio provvisorio. Il compenso rischiava di passare da 14.200 euro circa a 4mila

PALERMO. Giù le mani sulle indennità degli assessori regionali in Sicilia. La Presidenza dell'Assemblea regionale siciliana ha dichiarato inammissibile un emendamento all'esercizio provvisorio (perché non compatibile alla materia trattata) che aboliva una delle due indennità percepite dagli assessori non eletti, i cosiddetti tecnici. Se l'emendamento fosse stato votato in aula, il compenso degli assessori sarebbe stato ridotto notevolmente, passando dagli attuali 14.200 euro circa a 4mila euro.
L'emendamento infatti prevedeva l'erogazione della sola indennità di funzione equiparata a quella del vice presidente dell'Ars, sopprimendo quella aggiuntiva equiparata al parlamentare regionale. La norma era stata presentata dai capogruppo del Pid Rudy Maira, dal capogruppo Udc Giulia Adamo, dal capogruppo del Pdl Innocenzo Leontini e dal deputato Paolo Ruggirello che proprio oggi ha lasciato il Mpa per transitare al gruppo Misto. "Ripresentermo la norma - avverte Maira - magari all'interno di un disegno di legge organico sui costi della politica. Abbiamo tagliato i costi dei deputati non capisco perché non possiamo intervenire anche sugli assessori".

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