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Tornano i concorsi alla Regione

A distanza di dieci anni dall'ultima selezione in palio 2mila posti. Il 40 per cento riservati ai precari che così otterranno la stabilizzazione

PALERMO. In periodo di recessione, con la disoccupazione in aumento e i bilanci in rosso, la Sicilia riapre le porte della pubblica amministrazione. Lo fa dando il via libera ai concorsi pubblici alla Regione, a distanza di dieci anni dall'ultima selezione. In totale sono oltre 2mila i posti disponibili, il 40% riservati ai precari che così vedono la luce della stabilizzazione. L'Assemblea regionale ha approvato un apposito disegno di legge. Il voto è stato unanime e trasversale. Tutti i 57 deputati presenti, di maggioranza e opposizione, hanno votato a favore: adesso l'attenzione è rivolta al commissario dello Stato che ne dovrà valutare la costituzionalità.
"E' la dimostrazione, l'ennesima - commenta il governatore Raffaele Lombardo - di come nessun governo prima d'ora abbia mai concretamente preso a cuore i problemi del precariato, come sta invece facendo quello in carica". La stabilizzazione riguarda circa 400 catalogatori, 288 lavoratori della Protezione civile (gli ex Italtel-Sirap) e un centinaio di vincitori del concorso ai beni culturali di oltre dieci anni fa. Prevista la proroga inoltre dei contratti per i precari di Arra e assessorato territorio e ambiente, per i dipendenti dei consorzi irrigui e per una ventina di dipendenti regionali impegnati nel contrasto delle emergenze sismiche e idrogeologiche.
Il processo avverrà su programmazione triennale 2012-2014, attingendo da un apposito fondo, destinato a far fronte alle spese, con una dotazione finanziaria di 2,354 milioni di euro per il 2012 e di 50 milioni di euro per il biennio 2013/14.

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