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Regione, più fondi per il credito d'imposta

Lo prevede un emendamento all'esercizio provvisorio, approvato in commissione Bilancio. Armao: è la risposta alle numerose richieste giunte dalle imprese siciliane

PALERMO. Con un emendamento del governo inserito nel disegno di legge per l'esercizio provvisorio, approvato in Commissione Bilancio, sono state reperite ulteriori risorse necessarie a consentire l'accesso al credito d'imposta per investimenti, a una quota assai significativa di quelle imprese le cui istanze, presentate nel 2011, non sono state accolte per esaurimento dei fondi disponibili. L'emendamento è stato approvato all'unanimità dalla Commissione Bilancio.
Queste imprese potranno, pertanto, rinnovare l'istanza secondo le procedure già previste, entro termini che saranno resi noti dall'amministrazione regionale. Così come la legge prevede, le aziende manterranno l'ordine di priorità acquisito all'atto della richiesta già avanzata e potranno avviare l'investimento solo successivamente alla comunicazione di ammissione al beneficio. "Questo provvedimento come si evince dai dati aggiornati al 20 dicembre - spiega l'assessore per l'Economia, Gaetano Armao - é la risposta che il governo e l'intera Commissione intendono dare alle numerose richieste che sono giunte dalle imprese ed è il modo più concreto con cui il governo regionale intende sostenere lo sviluppo dell'economia siciliana, pur in presenza della grave crisi che stiamo attraversando".
Dai dati aggiornati risulta, infatti, che il totale delle istanze presentate ed accettate è di 902, delle quali 398 accolte (pari al 44%), mentre le non accolte ammontano a 504 (il 56%), di cui 483 per esaurimento dei fondi e 21 per esito negativo dell'istruttoria.
Il complessivo credito d'imposta ammesso ad agevolazione ammonta a circa 109 milioni di euro, a fronte di un investimento di circa 310 milioni di euro. Il settore di attività con maggiori istanze è il manifatturiero, seguito dal turismo. Catania è la provincia con maggior numero di richieste, ma anche Messina, Trapani, Ragusa e Siracusa hanno dato ottimi risultati. "I dati - spiega l'assessore - confermano l'efficacia del credito di imposta quale valido strumento di attrazione di investimenti da parte di imprese con sede legale fuori dal territorio siciliano. In particolare sono 17 le istanze presentate e accolte dalle quelle aventi sede fuori Sicilia, con un credito di imposta ammesso ad agevolazione pari a circa 10 milioni di euro, per investimenti da effettuare di circa 35 milioni di euro".

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