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Montella: non siamo favoriti

Il tecnico del Catania: "Spero di avere trasmesso serenità ai giocatori". Fuori causa Spolli, in dubbio Izco

CATANIA. L'Aeroplanino vola basso. "Favoriti? Meglio di no". Un pizzico di scaramanzia non guasta mai e Vincenzo Montella, al suo primo derby di Sicilia, non ritiene sia il caso di dimostrare il contrario proprio adesso. Da buon debuttante, il tecnico rossazzurro si accosta a Catania-Palermo senza forzare i toni: "Ho disputato più di un derby nella mia carriera - racconta nella conferenza stampa tenuta nel tardo pomeriggio a Torre del Grifo - e ogni volta l'ho fatto accostandomi alla partita con serenità. Mi auguro di averla trasmessa ai miei giocatori".
"A sentire certe dichiarazioni provenienti da Palermo - continua Montella - sembra che i nostri avversari temano questa gara. In genere, però, chi non sente di avere i favori del pronostico mette in campo qualcosa in più. Non dobbiamo sottovalutare nessuno, non siamo nelle condizioni di farlo. Ricordiamoci che gli ultimi due incontri interni disputati in campionato li abbiamo persi".
In città cresce l'attesa. La prevendita ha superato quota settemila (esauriti i tagliandi in curva nord), al Massimino, i cui cancelli verranno aperti alle 12.30, si prevedono circa diciottomila spettatori. Numeri che ribadiscono quanto la sfida con il Palermo abbia un significato speciale per i sostenitori etnei. "Avvertiamo il calore della gente - conferma Montella - sappiamo che i tifosi tengono molto a questa partita. Un derby dà motivazioni diverse rispetto a qualsiasi altra gara. Per vincere servono cuore e testa, agonismo e lucidità".
"Il Palermo - aggiunge l'allenatore del Catania - è stato costruito per raggiungere obiettivi diversi dai nostri e ci precede in classifica. Il fatto che non abbia mai vinto né segnato fuori casa non mi piace, i grandi numeri giocano contro di noi. Mangia? Ha grande empatia con il suo gruppo. Forse gli toglierei Migliaccio, elemento di grande temperamento".
Montella ha convocato 22 giocatori. Fuori causa lo squalificato Spolli e gli infortunati Biagianti e Suazo. C'è pure Izco, ma non è detto che giochi. La soluzione alternativa al classico 3-5-2 prevede il ritorno al 4-3-3 con Potenza e Marchese arretrati sulla linea dei difensori e Gomez e Barrientos contemporaneamente in campo a sostegno di Maxi Lopez.

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