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Armao: legge 104? Si torni alla normalità

"Il Ddl che introduce l'abolizione del regime speciale previsto per i dipendenti regionali passa adesso all'Ars che speriamo possa approvarlo in pochi giorni"

PALERMO. "Il Ddl di esercizio provvisorio introduce l'abolizione del regime speciale previsto per i dipendenti regionali di godimento della legge 104: torniamo adesso alla normalità". Lo ha detto l'assessore regionale per l'Economia, Gaetano Armao, al convegno della Cisl-Fp, denominata 'Una regione piu' efficiente: risorse e ostacolì.
"La nostra specialità regionale - ha concluso - va letta in positivo, per quello che riesce a offrire a tutti e non solo a pochi. Il Ddl passa adesso all'Ars che speriamo possa approvarlo in pochi giorni".
Sulla legge 104 interviene l'assessore regionale per le Autonomie locali e la Funzione pubblica, Caterina Chinnici: "Abbiamo deciso di inserire la norma all'interno del disegno di legge sull'esercizio provvisorio per accelerarne l'approvazione da parte del parlamento. Infatti, il ddl che regola in modo più organico la materia, già approvato dalla giunta regionale a giugno su mia proposta e dalla prima commissione legislativa dell'Ars lo scorso 15 novembre, attende ancora il parere della Commissione Bilancio e del Comitato sulla qualità delle leggi". L'assessore lo dice dopo l'approvazione, ieri sera in giunta, della norma che abroga il diritto a usufruire di un sistema agevolato di pensionamento anticipato legato al grave stato di salute di un proprio familiare, applicando di fatto in Sicilia, la stessa normativa relativa ai dipendenti dello Stato. "Con l'approvazione, da parte del governo nazionale di una nuova manovra correttiva, che prevede, tra l'altro, la modifica del sistema pensionistico - spiega l'assessore - non era possibile attendere oltre. La norma, che si è resa necessaria a causa del considerevole aumento di casi di pensionamento anticipato registrato negli ultimi anni tra i dipendenti regionali, consentirà di eliminare questa difformità di trattamento tra i pubblici dipendenti, garantendo così equità e rigore".

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