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Fiat, gli operai: l'accordo è il male minore

Assemblea davanti ai cancelli della fabbrica siciliana. E adesso si guarda alla trattativa con la Dr

TERMINI IMERESE. Nessuno lo ritiene un buon accordo, molti lo considerano un compromesso, 'il male minore'. Davanti ai cancelli della Fiat ci sono gli operai over 50, quelli che hanno maturato i requisiti per potere essere accompagnati alla pensione.
Sono in 640, ascoltano i sindacalisti, che spiegano all'assemblea i contenuti dell'accordo sugli incentivi firmato con la Fiat sabato scorso, dopo un braccio di ferro duro, risolto dall'intervento del ministro dello Sviluppo Corrado Passera, che ha lavorato per chiudere la trattativa il prima possibile. Mentre i lavoratori ascoltano in un silenzio irreale, dallo stabilimento escono le bisarche che trasportano le Lancia Ypsilon nuove di zecca, le ultime assemblate dalla Fiat che ha messo tutti i 1.530 operai in cassa integrazione fino al 31 dicembre, per quella data le linee saranno svuotate e non ci saranno più le insegne del Lingotto.
"Sono contento, soprattutto se penso che siamo in un momento in cui si discute di riforma delle pensioni - dice DAMIANO RINELLA, che da 34 anni lavora in Fiat e ha maturato i requisiti per il prepensionamento - Ma il problema sono i giovani". "Staremo al loro fianco - prosegue l'operaio - la lotta continua". Anche ANTONIO AUTISTA da 36 anni è in catena di montaggio."La situazione è drammatica - afferma -. E' stato scelto il male minore". L'accordo prevede un incentivo medio di 22.850 euro, più l'indennità di mancato preavviso e il premio fedeltà.
"Non credo sarà sufficiente - aggiunge GIUSEPPE IL GRANDE, anche lui in catena di montaggio da 34 anni - ma non ci sono alternative". "Non è un bell'accordo - prosegue l'operaio rassegnato - Anche mio genero lavora in Fiat. Mi chiedo come faranno lui e mia figlia ad arrivare a fine mese e a pagare il mutuo. Non c'é niente per cui gioire". Per i sindacati l'intesa rappresenta un compromesso 'dignitoso'. Tra le tute blu c'é attesa per gli incontri di mercoledì e giovedì prossimi, al ministero dello Sviluppo economico, per arrivare alla firma dell'accordo complessivo per il passaggio dello stabilimento dal Lingotto alla Dr Motor, la società molisana che dovrebbe subentrare a Fiat.
"L'accordo non è ancora completo - ha detto il segretario nazionale della Fiom, Maurizio Landini - L'incontro decisivo sarà giovedi" auspicando che anche la regione Sicilia diventi azionista-garante del piano, sulla falsariga di quanto avviene in Germania con la Volkswagen. Domani in occasione dell'avvio dei festeggiamenti per la Madonna Immacolata anche il cardinale Paolo Romeo sarà a Termini Imerese. "Per portare il suo conforto a tutta la città" dice il sindaco Salvatore Burrafato.

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