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Federer trionfa a Londra ed è record

Lo svizzero sconfigge Tsonga e si aggiudica il Masters, il sesto titolo, più di Lendl e Sampras

ROMA. Settima finale al Masters di Londra, centesima in carriera, sesto titolo nel torneo dei maestri, 70/o in carriera. Roger Federer continua a centrare un record dopo l'altro: con il successo alle Atp World Tour Finals ha infatti staccato Ivan Lendl e Pete Sampras, fermi a quota cinque. Nessuno ha vinto più Masters del trentenne svizzero, che in finale ha battuto Jo-Wilfried Tsonga: 6-3 6-7 (6/8) 6-3 in due ore e 19 minuti. Il ventiseienne francese di origini congolesi é stato l'unico a strappare due set a Federer nell'appuntamento di fine stagione riservato ai migliori otto del ranking: uno nel match di apertura dei round robin ed uno in finale.    
Roger fino al 5-3 del secondo set sembrava in pieno controllo del match. Erano bastati due break, uno per set: nel primo era arrivato all'ottavo game, nel secondo al quinto. Federer era stato chirurgico: aveva avuto cinque palle break. Due le ha sfruttate, per salvare le altre tre Tsonga ha dovuto mettere a segno due ace e una spettacolare volee (con quest'ultima ha evitato il 2-5 nella seconda partita). E qui è cominciata la rimonta di Tsonga: sotto 5-4 ha strappato il servizio al rivale grazie ad un paio di risposte molto aggressive rientrando così nel match. Fino a quel momento Roger non aveva concesso neppure una palla break al francese, cedendo appena quattro punti ai propri turni di battuta. In vantaggio 6-5 il francese è stato 30-30, a due punti dal set, sul servizio dell'avversario. Anche nel tie break ecco la rimonta di Tsonga: prima sotto 5-2, poi match point per Federer sul 6-5, quindi 8-6 per Jo-Wilfried.        
Nel terzo e decisivo set Roger ha cercato di spingere in modo più efficace per togliere l'iniziativa al rivale, devastante quando sfrutta tutta la sua incredibile potenza soprattutto con il diritto. L'equilibrio si è rotto nell'ottavo game, quando Federer ha strappato la battuta a Tsonga alla terza palla break. Questa volta è andato a servire per il match sul 5-3 e non si é lasciato sfuggire l'occasione: 6-3 finale senza cedere neppure un punto.     
Roger era reduce dai successi di Basilea e Parigi-Bercy e contro Tsonga ha infilato la 16/a vittoria consecutiva dall'ultima sconfitta arrivata nella semifinale degli US Open contro Novak Djokovic. Quella vista durante la settimana all'O2 Arena di Londra è stata la versione di lusso del campionissimo svizzero. Il trentenne di Basilea ha centrato il titolo numero 70 in carriera al termine di una stagione che sin qui non lo aveva visto protagonista: per la prima volta dal 2002 chiude l'anno senza vincere un titolo dello Slam. Si può consolare con il sesto Masters: miglior modo di salutare il 2011 e dare appuntamento al 2012 non poteva esserci.    

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