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Mangia: "Dedicato a Zamparini"

Il mister rosanero: "Il presidente ci teneva particolarmente a questa sfida. Questa vittoria è per lui". Ritorno amaro per Rossi: "Dobbiamo lavorare ancora tanto"

PALERMO. Altra vittoria casalinga per il  Palermo di Devis Mangia che inanella il sesto successo di fila.  Il 2-0 contro la Fiorentina ha un sapore particolare. Il giovane  tecnico rosanero è infatti riuscito a battere Delio Rossi,  tornato a Palermo sulla panchina viola. "Sono contento perché  il presidente ci teneva particolarmente a questa sfida.  Dedichiamo la vittoria a lui", ha detto l'allenatore.     "Rossi è un grande tecnico. Prima della gara - ha  proseguito Mangia - mi ha detto cose molto carine e lo ringrazio  anche pubblicamente, è una persona straordinaria".     Sul piano del gioco, però, i rosa non hanno convinto del  tutto. "Il Palermo deve migliorare ancora tanto e soprattutto  in attacco serve maggiore concretezza - ha ammesso -. Abbiamo  sprecato troppo in certe occasioni. Alcune opportunità che  abbiamo creato potevamo sfruttarle meglio. In ogni caso, non  posso rimproverare nulla a questi ragazzi che si impegnano  sempre al massimo anche in trasferta. Magari in futuro capiterà  di perdere qualche punto in casa e farne di più in trasferta". 


  Un problema di comunicazione alla base dell'esclusione di  Tzorvas. Benussi è stato preferito al portiere greco. "Mi sono  accorto - ha detto Mangia - che in alcune situazioni non  riusciva a intendersi bene con i compagni di reparto. Per il  momento la mia scelta è questa".     Ritorno amaro per Rossi, applauditissimo dal pubblico  rosanero che non ha dimenticato i suoi successi sulla panchina  del Palermo. Le divergenze con il presidente Zamparini hanno  spaccato, lo scorso anno, la tifoseria. A domanda diretta, Rossi  sceglie la via diplomatica. "Devo sempre ringraziare il  presidente Maurizio Zamparini perché mi ha dato la possibilità  di allenare il Palermo - ha spiegato -. Intendiamo il ruolo  dell'allenatore in modo diverso. Il pubblico mi ha fatto  emozionare, come sempre".     La sua Fiorentina sembra ancora distante dal gioco, a tratti  spettacolare, che Rossi era riuscito a raggiungere quando  allenava i rosa. "C'é tanto da lavorare - ha detto -. Dobbiamo  ripartire da quello che abbiamo fatto e migliorare. In alcune  occasioni siamo stati un po' sfortunati, come sull'azione creata  da Cerci, quando Silvestre ha preso il pallone con il braccio.  Sapevo che sarebbe stato difficile, qui e in futuro.  Evidentemente, se la Fiorentina ha cambiato allenatore vuol dire  che qualche problema c'era. Non si può pensare che con un  tecnico diverso le cose cambino immediatamente". 

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