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Il teatro contemporaneo sta di casa a Villafrati

Sesta edizione della rassegna “Alle parole nostre”. Dal 19 novembre al 28 dicembre in provincia di Palermo. Sei spettacoli, di cui due siciliani e con una produzione propria

VILLAFRATI. Sei spettacoli, di cui due siciliani e con una produzione propria: si presenta così la sesta edizione di “Alle parole nostre”, rassegna di teatro contemporaneo di sperimentazione e ricerca in programma al Teatro del Baglio, in corso Sammarco a Villafrati, dal 19 novembre al 28 dicembre.
Si inizia sabato 19 novembre con “Assolutamente solo”, uno spettacolo di trasformismo con David e Mario Batignani (testo e regia di David Batignani) e si prosegue il 26 novembre con “Ferrovecchio”, testo e regia di Nino Marino, con Fabrizio Ferracane e Nino Marino. Ferracane, formatosi al Teatès di Palermo, ha recitato in “Malena” di Tornatore e in diverse fiction televisive (“Il Commissario Montalbano”, “Il Capo dei Capi”, “Squadra Antimafia Palermo Oggi” e “Il Segreto dell'Acqua”). Il 3 dicembre sarà la volta di “Stelle danzanti - figlie del caos”, progetto di e con Chiara Tomarelli che torna al Baglio dopo il successo dell’anno scorso di “Madonne di Beslan”. Il 10 dicembre sarà il momento di “Eros e Priapo”, uno spettacolo di Carlo Emilio Gadda messo in scena con la regia di Roberto Bacci e Massimo Verdastro, con quest’ultimo che calca anche il palco. Verdastro è stato interprete di numerosi spettacoli con le regie di Peter Stein, Luca Ronconi, Sylvano Bussotti, Mauro Avogadro, Gianfranco Varetto, Roberto Andò, Giancarlo Nanni, Giancarlo Cauteruccio, Federico Tiezzi. Uno spettacolo che parla dell’epoca fascista, ma dai risvolti molto contemporanei. Il 17 dicembre andrà in scena “Esecuzione/Ifigenia” testo e drammaturgia di Lina Prosa, composizione vocale e ritmica, esecuzione e interpretazione di Miriam Palma, anche lei sul palco del Baglio per la seconda volta. Infine, mercoledì 28 dicembre, la produzione propria del Baglio con Cavalleria Rusticana. Si tratta di una adattamento di Valeria Lo Bue (che è anche regista) tratta da Verga e Mascagni e che coinvolge anche altre realtà del Baglio come il laboratorio permanente per ragazzi che esegue il coro (in stile tragedia greca), mentre la parte orchestrale è stata affidata alla banda villafratese “Vincenzo Bellini”.
«Si tratta di spettacoli – spiega il direttore artistico della rassegna, Enzo Toto – dove è predominante il ruolo dell’attore che fa da contraltare alla semplicità da un punto di vista tecnico e scenografico. Un teatro d’attore non legato alla performance visiva e senza mai dimenticare la vocazione popolare del Baglio: quindi non un teatro troppo astruso, ma con radici popolari». Altra caratteristica della stagione è questo confronto tre a tre fra spettacoli siciliani e quelli che provengono da oltre lo Stretto, tutti per lo più inediti o quasi sull’Isola. Tra i siciliani anche la produzione del Baglio: «Un’abitudine che non vogliamo perdere, nonostante siamo un teatro piccolo», dice Toto. E certamente non sono poche le difficoltà dell’istituzione che si è vista costretta quest’anno a rinviare la rassegna in autunno (si è sempre svolta in primavera) proprio a causa delle difficoltà economiche: «Finora il sostegno maggiore – spiega Onofrio Tripo, presidente del Teatro del Baglio – è arrivato dal Comune di Villafrati, poi un piccolo contributo è arrivato dalla Regione. La rassegna diventa un momento di resistenza che comunque ci rende molto orgogliosi. Inoltre, siamo molto soddisfatti dell’azione di risanamento del bilancio che stiamo portando avanti». Gli spettacoli saranno sempre alle 21, con ingressi di 6 e 4 euro. Info www.teatrodelbaglio.org.

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