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Alla ricerca del poker di vittorie a Torino, Pisano: "Ma è un'altra Juve"

Il terzino del Palermo presenta la gara fuori casa di domenica contro i bianconeri. "Sarebbe la squadra ideale per interrompere il tabù trasferte. Non dobbiamo ripetere gara col Milan"

PALERMO. Tre vittorie su tre nelle ultime tre trasferte a Torino in casa della Juventus. È questo il ritornello più in voga nella settimana che culminerà con la sfida ai bianconeri nel loro nuovo stadio. «E allora quale migliore avversario per sfatare il nostro tabù trasferte…», afferma Eros Pisano, oggi in conferenza stampa a Boccadifalco. «Il poker di vittorie a Torino non sarebbe davvero male. Ce la metteremo tutta, poi sarà il campo a decidere».


Domenica più lavoro di altre partite. Insomma, per vincere si ricorrerà davvero a tutto, appigliandosi soprattutto agli ultimi precedenti che hanno regalato sorrisi ai rosanero nelle sfide contro la Vecchia Signora. Ma il terzino rosanero avverte. Questa è un’altra Juve. «La Juventus punta molto sul gioco d’attacco e sono molto bravi in difesa. Avremo più lavoro domenica prossima rispetto ad altre partite. È, inoltre, la squadra più in forma del campionato, una seria candidata allo scudetto. Però, tutte le squadre si possono battere a parte il Barcellona. Non abbiamo studiato nulla di particolare, ma ci stiamo allenando bene». Senza contare poi la nuova spinta che ha dato il nuovo stadio alla squadra allenata da Antonio Conte. «Lo Juventus stadium è la loro forza in più, un po’ come lo è per noi il Barbera. Ma noi non dobbiamo pensare a queste cose».


Appuntamento col gol. "Spero di sbloccarmi". Il match contro la Juve arriva dopo la sosta per le nazionali. Il ricordo porta subito all’ultimo precedente, quando i rosa vennero travolti dopo la sosta il 15 ottobre dal Milan a San Siro. Per Pisano non bisogna ripetere nulla di quella che è stata fino ad ora la peggiore prova della squadra di Devis Mangia. Magari, invece, potrebbe essere la volta buona per sbloccarsi, segnando un gol. «Per me quest’anno si tratta di vivere sensazioni ed emozioni tutte nuove. La Juve, ad esempio, fino ad ora l’ho sempre vista in televisione. Un mio gol? Spero prima di tutto in un buon risultato. Dopo che si è sbloccato un mio compagno di reparto, Silvestre, spero che arrivi anche il mio turno, ma non ho fretta».


Rotto il ghiaccio, tutto più semplice. Dopo dieci giornate, inoltre, è anche il tempo di fare i primi bilanci di squadra e personali. «Se questa è la nostra classifica, vuol dire che questi sono i punti che ci meritiamo, non dobbiamo recriminare su nulla. Per quanto riguarda me stesso, invece, - dice Pisano - sono cresciuto rispetto all’esordio in campionato. Ero contratto all’inizio, e adesso sono più sciolto anche di testa. Prima di tutto penso a difendere durante le partite, perché credo che un terzino debba fare prima di tutto soprattutto questo».

Pensiero a Sogliano. Infine un pensiero sulle dimissioni di Sean Sogliano. «L’addio del direttore mi è dispiaciuto. Ritengo che se è arrivato in Serie A, vuol dire che se lo merita. Ma noi dobbiamo solo pensare di fare bene in campionato a partire dalla sfida di Torino, queste sono discussioni societarie che non mi riguardano».

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