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Catania, si insedia il procuratore Salvi

“Sono consapevole delle attese. L’obiettivo? Efficienza e garanzia, cioè vera giustizia”

CATANIA. "Sono consapevole delle attese che vi sono nella città, che ha tanti meriti, tante sofferenze e tante difficoltà". Lo ha affermato il procuratore della Repubblica di Catania Giovanni Salvi, durante la cerimonia del suo insediamento che si è svolta stamane del Palazzo di Giustizia di Catania a nove giorni dalla sua nomina da parte del Csm. Salvi, 59 anni, è stato per venti anni sostituto procuratore a Roma prima di approdare nel 2002 al Csm come componente togato. Da pm a Roma e poi da sostituto pg in cassazione si è occupato di indagini delicate come quelle sulla strage di Ustica, gli omicidi Pecorelli, Calvi e D'Antona e di inchieste sui Nar e le Br. Salvi ha detto di essere "perfettamente consapevole di venire in una procura e in uffici giudiziari che hanno una tradizione straordinaria nel contrasto soprattutto al crimine organizzato". "In città - ha osservato - è mancato un procuratore capo nominato dal Consiglio superiore ma vi è stato un procuratore che ha retto l'ufficio in questi mesi in maniera autorevole con risultati straordinari e quindi questo mi carica di una responsabilità ancora maggiore". "Sono convinto - ha proseguito - che l'efficienza del lavoro giudiziario debba essere sempre coniugata con il rispetto più assoluto delle garanzie, innanzitutto dei cittadini che hanno la sventura di incontrare la giustizia come vittime e anche come imputati". "Per potere realizzare questo - ha aggiunto il neo procuratore della Repubblica a Catania - è necessario un grande sforzo che parta dal personale amministrativo e sono consapevole anche che solo il rapporto costruito con l'avvocatura può far sì che ci sia una procura ed una difesa efficiente. Tutto questo è assolutamente indispensabile perché si possa avere efficienza e garanzia cioé vera giustizia".

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