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Governo tecnico, Monti in pole

Sull’idea di una giunta non politica starebbe riflettendo anche il premier Silvio Berlusconi. Il Pdl è ancora diviso al suo interno, così come la Lega. Spunta anche il nome di Giuliano Amato

ROMA. Prende sempre più quota l'ipotesi di un governo tecnico a guida Mario Monti, che oggi è stato nominato senatore a vita dal presidente Napolitano. E su questa eventualità, si apprende in ambienti del centrodestra, starebbe a questo punto riflettendo anche il premier Silvio Berlusconi.
Il Pdl è ancora diviso tra chi intende andare subito al voto e chi sta ragionando sull'ipotesi di un nuovo governo, tecnico (e qualcuno parla anche di un ticket Monti premier e Amato al tesoro) o con una connotazione politica. Anche la Lega Nord è divisa tra i bossiani, fermi sul voto anticipato, ed i maroniani favorevoli d un governo tecnico. Al momento la quadra non ci sarebbe tra i leghisti. E in ambienti della maggioranza si ipotizza anche la possibilità di un appoggio esterno del Carroccio ad un eventuale esecutivo di transizione.
Ma nel borsino dei possibili candidati premier nel caso in cui si creassero le condizioni per un esecutivo di transizione, spunta, nei rumors di Transatlantico, anche il nome dell'ex premier Giuliano Amato.
La voce, spiegano fonti di opposizione, girerebbe proprio in ambienti del centrodestra che vedrebbero Amato come candidato più accettabile, visto pure il suo passato da socialista, rispetto a Mario Monti. L'ex commissario europeo, sempre secondo fonti parlamentari, sarebbe pronto a guidare un governo tecnico solo se avesse una forte maggioranza parlamentare. E a questi numeri e all'ipotesi Monti sta lavorando l'opposizione, convinta che, quando cominceranno le consultazioni la prossima settimana, ci saranno le condizioni per un esecutivo con una larga base parlamentare.

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