PALERMO. Considerare il dolore come un problema sociale e trasversale a tutte le specialità; sviluppare le conoscenze e migliorare le competenze degli operatori sanitari per sviluppare una mentalità di servizio al controllo del dolore; attivare reti regionali strutturate di terapia del dolore in grado di coordinare ed integrare i medici di medicina generale con i centri e gli ambulatori di Terapia del Dolore per facilitare l'accesso alle cure. Questi sono gli scopi del "Progetto regionale per l'ospedale territorio senza dolore" che sarà presentato lunedì 7 novembre 2011 alla Società siciliana per la Storia Patria alle 10. "Si tratta di un progetto che contribuisce, in ambito regionale - dice Salvatore Di Rosa, direttore generale dell'Azienda ospedaliera Villa Sofia e Cervello - a migliorare e consolidare la cultura dell'ospedale senza dolore ed a strutturare la 'Rete di terapia del dolore', avendo ben presente il fatto che i centri esistenti ed attualmente funzionanti di Terapia del dolore sono distribuiti in modo disomogeneo e carenti rispetto alla richiesta di cure della popolazione che certamente aumenterà a fronte di una migliore organizzazione dei medici di medicina generale". Il progetto prevede la formazione degli operatori sanitari (medici e paramedici) negli ospedali e sul territorio; la strutturazione della rete di Terapia del Dolore costituita da Hub-centro di riferimento regionale (l'azienda Villa Sofia-Cervello), Spoke (ambulatori specialistici) e i medici di medicina generale, e campagne informativa rivolte ai cittadini.
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