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Al Barbera i rosanero battono anche il Bologna

Quinta vittoria su cinque partite al Renzo Barbera per i rosanero di Mangia. Decidono le reti di Zahavi, Silvestre e Ilicic. Buona prestazione di tutta la squadra, nonostante le assenze. Brutto infortunio muscolare per Hernandez

PALERMO. Palermo a gonfie vele al Barbera. È proprio l’espressione più adatta, visto il vento soffiato per tutto l’incontro tra i rosa e il Bologna dell’ex Stefano Pioli. A prescindere dalle battute, comunque, è davvero un Palermo che tra le mura amiche vince e convince. Il 3 a 1 inflitto ai felsinei scaccia via anche i dubbi che erano nati dagli ultimi giorni tormentati vissuti in casa Palermo dopo le dimissioni del direttore sportivo, Sean Sogliano. La squadra e il suo tecnico, Devis Mangia, hanno risposto presente, portando a casa la quinta vittoria in casa su cinque. Ma quello che ha convinto di più oggi è stata la capacità di interpretare e adattarsi alle situazioni senza perdere mai la bussola. I rosa in piena emergenza attacco, infatti, dopo diciotto minuti si sono trovati anche senza l’ultimo attaccante a disposizione. Hernandez si fa male e Mangia, non volendo rischiare Miccoli non al top, decide di schierare la formazione senza un vero attaccante di ruolo. Nessun problema, perché Zahavi e Ilicic giocano ispirati, mettendosi a disposizione della squadra quando c’è da difendere e sprigionando la fantasia quando c’è da attaccare.



Il Palermo impiega dodici minuti per passare in vantaggio. Funziona la coppia di trequartisti Ilicic-Zahavi. Dai loro piedi nasce il gol, col tiro dello sloveno che non viene bloccato da Gillet. Troppo facile l’appoggio a porta vuota per l’israeliano, che porta in vantaggio i suoi. Il buon inizio degli uomini di Mangia, però, viene rovinato dall’infortunio di Hernandez al 18’. È un Palermo senza punte in campo. Miccoli è in panchina, ma non entra. Budan, nonostante la convocazione è in tribuna e Mangia decide di fare entrare Lores Varela, che nell’inconsueto tridente con Ilicic e Zahavi, si va a sistemare sulla fascia destra. La situazione che si viene a creare, però, non mette a disagio i rosanero. Il dinamismo di Ilicic e Zahavi mette a in difficoltà la retroguardia rossoblu. E Migliaccio al 33’ ruba palla a Perez e lancia Ilicic, che da fuori area fa partire il suo solito mancino che Gillet manda sulla traversa. È un buon Palermo. Al 38’ c’è gloria anche per Tzorvas, che salva su tiro ravvicinato di Kone e al 41’ su colpo di testa al 41’ dell’ex Raggi . Non succede più nulla in questo primo tempo, in cui l’unica cosa da imputare ai rosa è qualche leziosismo di troppo.



Anche nel secondo tempo si assiste alla partenza sprint del Palermo. E ancora nei primi minuti i rosa colpiscono la squadra di Pioli. Ci pensa Silvestre a staccare perentoriamente su calcio d’angolo di Zahavi. Il primo gol in maglia rosa del difensore centrale porta il Palermo sul 2-0. E col doppio vantaggio continuano gli esperimenti di Mangia. Al 63’ fuori Zahavi per Bertolo e di fatto il Palermo si schiera col 4-4-2, con Ilicic e Lores che compongono l’insolita coppia d’attacco. Insolita sì, ma anche concreta e spettacolare come l’azione che confezionano al 74’ che porta al 3-0 dei rosa. Lores lancia al bacio il numero 27 rosa che si invola verso la porta e batte di destro Gillet. In questo modo Ilicic mette la ciliegina sulla torta sulla sua prestazione da migliore in campo. La curva Nord lo premia gridando il suo nome dopo il gol. E dopo la rete è anche il momento dell’ultimo cambio con Aguirregaray che subentra a Bacinovic, apparso ancora non in perfette condizioni. Il pregevole gol di Ramirez all’86’ serve solo per addolcire un po’ la pillola amarissima digerita dall’ex Pioli e per fare capire una volta di più al Bologna di avere un campioncino tra le mani.



Il gol di Ramirez all’86’ non rovina la festa e il Palermo sale a quota 16 punti, per il momentaneo quinto posto in classifica, aspettando i risultati delle altre

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