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Ospedale di Petralia, i sindaci delle Madonie: no al deponziamento

PETRALIA SOTTANA. Anche dopo il temporaneo rinvio del decreto dell'assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, sul taglio dei punti nascita che coinvolge anche l'ospedale di Petralia Sottana (Pa), i sindaci dei Comuni delle Madonie, i comitati spontanei e le associazioni di cittadini, continuano l'occupazione dell'ospedale madonita. Giovedì 3 novembre, alle 10,30, è in programma un sit-in degli amministratori del comprensorio davanti a Palazzo d'Orleans. I rappresentanti dei Comuni chiederanno di essere ricevuti dal presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo. "Gli amministratori hanno chiesto, ma non ancora ottenuto - si legge, in una nota diffusa dal Comune di Petralia Sottana - un incontro con Lombardo, per affrontare il tema relativo al futuro dell'ospedale di Petralia Sottana, nella sua missione operativa complessiva". Il sindaco Santo Inguaggiato, a nome dei sindaci degli altri Comuni del comprensorio, è tornato a sottolineare che "la battaglia portata avanti non è solo legata alla salvezza del punto nascita, ma si sta combattendo soprattutto contro depotenziamento che negli ultimi mesi si è registrato nel nosocomio madonita". I sindaci, in una lettera inviata a Lombardo, sono tornati a sollecitare l'inserimento dell'ospedale di Petralia Sottana tra quelli ricadenti in una zona disagiata - come avvenuto per Nicosia (En) e Mussomeli (Cl) - "per ragioni orografiche e per carenze nella viabilità", affinché nella riorganizzazione del settore "vengano mantenute le condizioni necessarie ad affrontare in loco le situazioni d'emergenza".

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