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L'olio extravergine Monti Iblei conquista il parlamento francese

Il prodotto utilizzato a Parigi come ingrediente dei piatti nelle pause di lavoro. Il presidente del consorzio di tutela: "La richiesta è alta, bisognerebbe produrne di più"

PALERMO. L’olio extravergine d’oliva Dop Monti Iblei conquista il parlamento francese. La conferma arriva dal presidente del Consorzio di tutela Giuseppe Rosso. A Parigi, infatti, durante le pause di lavoro i parlamentari ora si concedono dei piatti che tra gli ingredienti vedono proprio l’olio ibleo, per intenderci, quello prodotto nella parte sud-orientale della Sicilia, tra le province di Siracusa, Ragusa e negli otto comuni del Calatino.
“Non solo – spiega Giuseppe Rosso -, in Francia il Monti Iblei Dop è presente anche nelle migliori gastronomie, in molti ristoranti "stellati" Michelin e perfino  in  luoghi dove magari alcuni nostri politici nazionali non avrebbero accesso”. Niente male per un prodotto che puà già vantare la sua presenza fra i fornitori della Corte Imperiale Giapponese. “Abbiamo anche partecipato alla serata  di premiazione degli Oscar cinematografici di Los Angeles – aggiunge il presidente -, siamo nel più prestigioso negozio gastronomico di New York, e tutto ciò  solo per fare qualche esempio”.
Il colore è verde smeraldo, all’olfatto si esprime con un gradevole profumo di  carciofo e pomodoro verde, e con peculiari note di erba fresca appena tagliata, al gusto un fruttato che si lega ad una piacevole sensazione di piccante, e poi una bassissima acidità: sono queste le caratteristiche che fanno dell’olio extravergine d’oliva Dop Monti Iblei uno dei migliori oli della Sicilia e dell’Italia.
Grandi risultati, dunque, quelli ottenuti ma che, come precisa il presidente del consorzio, sono stati raggiunti solo grazie agli sforzi dei circa 300 associati. “Siamo riusciti a fare tutto ciò da soli - aggiunge Rosso - in perfetta solitudine, in assenza di  aiuti  seri e concreti  da parte  delle istituzioni. Ci impegneremo anche in futuro per questo prodotto così  prezioso  in quanto  desiderato  da molti  (per la sua bontà)  ma  gustato, nel mondo, solo da pochi palati esigenti, a causa  di un'offerta  che comincia ad essere non più sufficiente a soddisfare completamente la domanda”. La produzione annua di olio Dop Monti Iblei è di circa 2 mila quintali. Anche quest’anno si prospettano numeri simili in quanto vi è un buon andamento di raccolta, seppur a macchia di leopardo a seconda della sottozona. “La domanda è alta e purtroppo non è soddisfatta dalla risposta. Ed è pertanto doppiamente grave – conclude il presidente del consorzio - lo scempio che ancor oggi ancora si protrae da decenni in alcuni territori vocati, per esempio Chiaramonte Gulfi, dove sono stati estirpati quantitativi enormi di ulivi secolari per far posto a colture plastificate,  che oggi versano in una crisi irreversibile, devastanti da un punto di vista ambientale e paesaggistico”.

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