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Palermo, si candida Pappalardo: "Io voluto dalla gente"

Il generale, in corsa per le elezioni a sindaco, è sostenuto dal neonato movimento del Melograno Mediterraneo che aspira a diventare un partito politico

PALERMO. "Andremo in tutte le case, busseremo a tutte le porte: 'buongiorno signora siamo del
melograno', ci siederemo e prenderemo un caffé e parleremo dei problemi".
Eccolo il generale Antonio Pappalardo che stamattina ha aperto la sua campagna elettorale come candidato a sindaco di Palermo (al voto in primavera) con un comizio e un finale a base
di frittura di pesce.
Il generale è sostenuto dal neonato movimento del 'Melograno Mediterraneo', che aspira a diventare un partito politico 'per fare di Palermo prima, della Sicilia e dell'Italia poi il paese della pace e senza esercito, perché in Italia abbiamo il Papa".
In una piazza Politeama semi deserta, una centinaio di persone ha assistito al comizio di Pappalardo, ai piedi del palco allestito per l'occasione non poteva mancare un cesto di melograni, simbolo del movimento, mentre ai quattro angoli le guardie del corpo assicuravano la sicurezza del generale, 65 anni e con un passato politico alquanto movimentato che va da An al Patto Segni fino al Mpa.
In piazza stand e cartelli che annunciavano l'avvio di una raccolta firme contro gli Ato (ambiti territoriali ottimali), la presentazione di una lista al consiglio comunale, ma anche per la beatificazione di Salvo D'Acquisto e la costituzione della guardia nazionale, "come nel 1915 perché la protezione civile - si leggeva nei manifesti - é figlia del clientelismo politico".

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