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Crisi, Tremonti lancia un piano per il Mezzogiorno

Si chiamerà Eurosud e prevede una revisione strategica dell'uso dei fondi strutturali europei

BRUXELLES. Rilanciare lo sviluppo del Mezzogiorno attraverso una radicale revisione dell'uso delle risorse già messe a disposizione dall'Ue: questo l'obiettivo di Eurosud, il piano messo a punto dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti. Il ministro ha colto l'occasione offerta dalla sua partecipazione alle riunioni dell'Eurogruppo e dell'Ecofin dedicate alla ricetta anticrisi per presentare il 'suo'
programma per il Sud al presidente della Commissione Ue José Manuel Barroso.
In un momento in cui non passa giorno senza che dalla Commissione o dai Paesi partner richiamino l'attenzione del governo italiano sull'urgenza di adottare misure per il rilancio della crescita, Tremonti ha giocato d'anticipo rispetto al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi - atteso al varco dal vertice Ue che si tiene oggi - illustrando al presidente dell'esecutivo comunitario un'iniziativa che potrebbe contribuire a ridare slancio allo sviluppo economico del Paese senza bisogno di reperire risorse aggiuntive.
Tremonti avrebbe voluto incontrare Barroso a quattr'occhi nella sede della Commissione, giusto dall'altro lato della strada rispetto al palazzo dove si sono svolte le riunioni dei ministri delle Finanze dei 27. Ma all'ultimo momento, causa il protrarsi dei lavori dell'Ecofin, la delicatezza e la complessità degli argomenti trattati, l'incontro si è trasformato in un colloquio telefonico.
Eurosud, ha spiegato il portavoce di Tremonti, prevede una "radicale revisione strategica dell'uso dei fondi anche con una regia rafforzata sia per interventi di lungo periodo che per quelli con effetti immediati e rapidi". Al Sud, ha detto il ministro a Barroso, "non c'é sviluppo ma ci sono fondi strutturali comunitari per cui non servono risorse aggiuntive".

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