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Palermo, in città seimila case "fantasma"

L’Agenzia del territorio (il vecchio ufficio tecnico erariale) sta procedendo a una serie di controlli per verificare l’attendibilità dei rilievi ottenuti grazie all’aerofotogrammetria.

PALERMO. Ci sono seimila case fantasma in città. Immobili che sono sfuggiti al catasto e quindi anche al fisco. E quindi tasse non pagate, case fuori regola. Ma in questi giorni l’Agenzia del territorio (il vecchio ufficio tecnico erariale) sta procedendo a una serie di controlli per verificare l’attendibilità dei rilievi ottenuti grazie all’aerofotogrammetria. Da questa ricognizione sovrapposta alle mappe catastali viene fuori il dato sui seimila immobili fantasma. «Una squadra di 25 persone sta compiendo le verifiche - spiega Marco Selleri, direttore regionale dell’Agenzia del territorio -. Effettuiamo i controlli su tutto il territorio siciliano. A Palermo c’è un dato significativo e poi, vista la complessità urbanistica della città, procedere alle verifiche risulta più complesso».


Gli ispettori vanno a caccia degli immobili guidati da mappe catastali e rilievi aerei. Scattano foto. E a quel punto, se tutto è confermato, si passa all’identificazione del proprietario. E sono dolori perché per chi non ha accatastato un immobile dovrà pagare sanzioni e vari oneri. Presa ad esempio una casa di 120 metri quadri, categoria A/3 con 5 vani catastali, la sanzione da pagare può variare tra mille e ottomila euro. Gli oneri all’incirca 300 euro. E poi c’è il calcolo sull’Ici degli ultimi cinque anni. «Le prime case sono escluse dall’Ici, ma la stragrande maggioranza di questi immobili fantasma sono seconde o terze case. Ecco perché lavoriamo in sinergia con il Comune, pronto a intervenire per colpire i morosi della tassa», aggiunge Selleri. Tra qualche mese i primi risultati delle verifiche sui seimila immobili fantasma.

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