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Trattamento dei migranti sulle navi, la procura avvia un’indagine

Aperto un fascicolo dopo l’esposto su presunte irregolarità presentato da un gruppo di cittadini

PALERMO. Dopo l'esposto su presunte irregolarità nel trattenimento dei migranti a bordo delle navi Moby Vincent, Moby Fantasy e Audacia, presentato questa mattina da un gruppo di cittadini, la Procura di Palermo ha aperto un fascicolo di "atti relativi" a carico di ignoti.
L'esposto per denunciare "l'irregolarità dei trattenimenti dei migranti a bordo delle navi" era stato annunciato da un gruppo di cittadini aderenti a movimenti e associazioni ieri durante un nuovo sit in davanti il porto organizzato dal Forum sociale antirazzista, Sel, Slai Cobas, Cgil per dire "no ai Cie galleggianti". E oggi la denuncia è stata formalizzata. Da qui l'apertura del fascicolo da parte della Procura.   
"Per quanto ci risulta non sono stati emessi provvedimenti formali che autorizzano il trattenimento dei migranti sulle navi - ha detto Fulvio Vassallo Paleologo, docente di diritto d'asilo alla facoltà di giurisprudenza a Palermo - Nei fatti viene loro negato il diritto di difesa e la libertà di comunicazione con l'esterno, come invece avviene nei Cie. Lo dimostra il fatto che siano stati sequestrati loro i telefoni cellulari. Chiediamo alla magistratura di verificare il rispetto delle procedure disposte per attuare i rimpatri e delle disposizioni comunitarie e nazionali in materia di allontanamento forzato degli stranieri irregolari".


MARONI: "NON CI SONO PROBLEMI" - Non ci sono problemi a bordo delle  navi" di migranti ormeggiate nel porto di Palermo. Lo ha detto  il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, nel corso di  un'audizione alla commissione parlamentare Infanzia. Ieri, ha  aggiunto Maroni, "é salito sulle navi anche un deputato Pd: io  sono per la massima trasparenza, non ho nulla da nascondere". 

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