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La notte senza sesso con Belen e il "patatrac" al telefono

Nelle telefonate di Berlusconi con Tarantini si parla di donne, feste e dei timori del premier per le linee telefoniche sotto controlli. Ecco alcune delle intercettazioni dei dialoghi tra il presidente del consiglio e l’imprenditore pugliese

BARI. Il vero timore di Silvio Berlusconi non erano le centinaia di persone, escort comprese, che entravano nelle sue residenze senza essere sottoposte ad alcun controllo; e tantomeno che qualcuno potesse scoprire che sull'aereo presidenziale volavano Gianpi Tarantini e le sue 'fanciulle'. La paura del capo del governo era - ed è – il telefono: dagli atti della procura di Bari emerge una vera e propria ossessione del Cavaliere per le intercettazioni.
Evidente già dal primo contatto con l'imprenditore barese, quello del 19 settembre 2008, quando sbaglia numero e invece di chiamare Giampaolo Traversi contatta Gianpi.

TI SENTONO I CARABINIERI, QUA SUCCEDE UN PATATRAC – In quell'occasione infatti, subito dopo i convenevoli, il premier spiega di aver avuto un "disastro con il telefono" precedente. "Ho avuto un po' di guasti, ho dovuto cambiare telefono perché come al solito me lo avevano messo sotto controllo... ogni tanto mi succede... ce ne siamo accorti e allora ho cambiato il numero". Gianpi capisce al volo il messaggio, tanto che lo ricorda chiaramente a Patrizia D'Addario che lo chiama dopo aver passato la notte a palazzo Grazioli, il 5 novembre del 2008.
"Stai attenta quando parli con lui - le dice - pure con me, lui me l'ha ribadito, ha detto: 'Gianpaolo, stai attento che il telefono tuo... ancora ti sentono i carabinieri, i marescialli... qua succede un patatrac!''. Un concetto che il presidente del Consiglio ribadisce sempre al fido Gianpi il 2 gennaio 2009, quando la macchina per l'organizzazione di una festa a villa Certosa si è già messa in moto. "Chiama a casa, é più comodo, posso parlare da un telefono sicuro".

BELEN E' STATA DA ME UNA NOTTE - Nonostante i timori, però, Silvio Berlusconi continua a parlare al telefono sia con Gianpi che con le ragazze. E racconta le sue 'avventure'. Quella con Belen Rodriguez, per esempio: "È stata da me una notte ma non abbiamo fatto l'amore perché ho scoperto che lei era la donna del mio calciatore". Ma il premier non demorde, visto che chiede a Tarantini: "Sondala un po' su di me". D'altronde l'interesse nei confronti dell'attuale fidanzata di Fabrizio Corona emerge chiaramente il giorno dopo, quando parla al telefono direttamente con lei. "Se un giorno tu avessi la voglia di passare una cena con me o di vedermi - le dice – io sono a tua disposizione. Sai comunque... che hai qualunque cosa...un amico, un estimatore...". Sempre al telefono Berlusconi ammette di "fare il filo" a Manuela Arcuri.

ZARDO STA CON FEDE E MI INIBISCE - Ed è un'intercettazione tra Gianpi e Raffaella Zardo del 16 dicembre 2009 a svelare invece i problemi del Cavaliere ad 'approcciare' l'ex meteorina del Tg4: "Gianpaolo le dice - annota la guardia di finanza - che il presidente gli ha detto che è molto figa ma il fatto che sta con Emilio Fede lo inibisce". Dieci giorni dopo il giudizio sulla ragazza però cambia. "Ma questa qui è una t... non si lasciava... lui non l'ha mai nemmeno s..., nemmeno baciata... lo sfruttava per lavorare in televisione e basta era la favola di tutti".

NON PORTARE TUA MOGLIE, E' UN ERRORE - Al telefono Silvio Berlusconi distribuisce anche consigli. E' il 21 dicembre e Giampaolo Tarantini si è messo in testa di organizzare una festa per il presidente a Capodanno. I due parlano al telefono e Gianpi afferma che, se ci sarà qualcosa il 31 "lui porterebbe anche la moglie Nicla". Ma la risposta del capo del governo è negativa. "Berlusconi - scrive la Finanza - dice che non può portare la moglie in quanto sarebbe un errore perché ci sono troppe donne". Dunque è meglio che stia a casa. Qualche giorno prima invece, l'11, Berlusconi discute via cornetta con Gianpi "sulla genuinità o meno delle tette di una ragazza, tale Karen, che a dire di Gianpaolo ha trascorso la notte con lui".

SE MI PORTI DA LUI DIVENTO LA TUA SCHIAVA - Il feeling con Tarantini fa sì che l'imprenditore diventi in poco tempo il contenitore dove decine di donne infilano le loro richieste. Come fa il 2 maggio del 2009 Micaela Ottomano, l'allora segretaria particolare dell'attuale ministro Paolo Romani. "Sei grande, sei proprio figo! - gli dice entusiasta - Se mi fai tr... il tuo amico (il presidente, ndr) ti prometto che mi adopero. Divento la tua schiava se mi porti lì".

GLI INTERESSANO SOLO LE DONNE - Gianpi non ha però nessuna intenzione di allargare il suo rapporto con il presidente del Consiglio ad altre persone. Donne ma soprattutto uomini, che potrebbero scalzarlo. Lo dice chiaramente all'uomo che gli procura le donne a Milano, quando Peter Faraone protesta perché non l'ha invitato alla festa del Milan, dove Tarantini aveva "un tavolo per dieci persone vicino a quello del presidente". "A lui non interessano gli uomini - risponde - ma solo le donne".

A CHI 5, A CHI 10 A CHI LA MACCHINA - Il concetto lo ribadisce anche a Patrizia D'Addario, quando la escort si lamenta che per la notte passata sul lettone di Putin ha ricevuto solo una "tartarughina" che "non vale un c..." mentre alle altre ragazze "ha lasciato la busta". "Cinquemila euro?" chiede Patrizia. E Gianpi risponde: "a chi 5, a chi 10, a chi 3 a chi 15, a chi 20, a chi gli ha regalato la macchina".

I BIGLIETTI PER LA SCALA - Ma Berlusconi è generoso anche con Tarantini: i viaggi sull'aereo del presidente, il visto per andare in Cina, i contatti con Guarguaglini e Bertolaso. E i biglietti per la prima alla Scala, che Gianpi ottiene direttamente dal capo del cerimoniale di palazzo Chigi. Lui ricambia come può: le ragazze per il Cavaliere, l'olio dalla sua Puglia per "i ragazzi della scorta".

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