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Fiat di Termini, operai in presidio e statale bloccata

I lavoratori della Fiat e dell'indotto hanno trascorso la notte nel presidio davanti ai cancelli della Bienne Sud. Le tute blu hanno riversato sulla strada cassonetti della spazzatura, carrelli e altro materiale. Traffico in tilt e tensione fra i dipendenti

TERMINI IMERESE. Sono stanchi ma dicono che non molleranno gli operai della Fiat e dell'indotto che hanno trascorso la notte nel presidio davanti i cancelli della Bienne Sud, fabbrica che a Termini Imerese si occupa della verniciatura e dell'assemblaggio dei paraurti della Lancia Ypsilon.
I lavoratori protestano contro i governi di Roma e Palermo perché non si sentono garantiti e temono la perdita di centinaia di posti di lavoro quando a fine hanno il Lingotto chiuderà lo stabilimento. Per Fim, Fiom e Uilm la proposta di Dr groupe, che ha avuto il via libera governativo per subentrare a Fiat, non dà garanzie sul mantenimento dei livelli occupazionali ai 2.200 operai. Le tute blu hanno riversato nella statale, all'altezza del presidio, cassonetti della spazzatura, carrelli e altro materiale bloccando il transito e accendendo fuochi per scaldarsi durante la notte.
Decine di tir portacontainer e autoarticolati diretti al porto sono rimasti bloccati; all'alba hanno fatto marcia e hanno raggiunto il porto attraversando la città di Termini Imerese dove la circolazione è in tilt. Al presidio c'é molta tensione. "Andiamo avanti con forza e determinazione - dice Milchele Russo, operaio e delegato alla Bienne Sud - Ci sentiamo presi in giro dal governo Berlusconi e dal governo Lombardo. Qui si gioca con la nostra pelle e col futuro delle nostre famiglie".
Giovanni Schillaci, anche lui operaio, parla con la voce rauca: "La notte è fredda e umida - afferma - Ma chi deve intendere intenda: noi da qui non ci muoviamo". Nella notte i lavoratori hanno ricevuto la visita del sindaco di Termini, Salvatore Burrafato, che ha portato loro la solidarietà della città. In mattinata è prevista un'assemblea che deciderà quali azioni di lotta intraprendere.


AGGIORNAMENTO DELLE ORE 9.53. Circa 300 operai della Fiat e delle aziende indotto di Termini Imerese hanno bloccato nuovamente questa mattina l'autostrada Palermo-Messina, all'altezza della stazione di Fiumetorto. Un altro gruppo di lavoratori è rimasto nel presidio davanti i cancelli della Bienne Sud, dove è in atto il blocco della statale 113. Le tute blu chiedono garanzie occupazionali alle istituzioni che stanno trattando con alcuni gruppi, tra cui Dr Motor, per il subentro a Fiat che chiuderà la fabbrica a fine anno. Ieri gli operai della Fiat avevano dato vita a una protesta analoga.


AGGIORNAMENTO DELLE ORE 9.53. Una cinquantina di operai della Fiat e dell'indotto di Termini Imerese hanno occupato anche la stazione Fiumetorto-Cefalù. La circolazione ferroviaria al momento è bloccata. Già ieri le tute blu avevano attuato questa forma di protesta.


AGGIORNAMENTO DELLE ORE 14.40. Dopo più di tre ore, le tute blu della Fiat e dell'indotto di Termini Imerese hanno rimosso i blocchi stradali lungo l'autostrada A19 e la statale 113. Poco prima era stata sospesa anche l'occupazione della stazione ferroviaria di Fiumetorto. Ieri gli operai avevano dato seguito a una protesta analoga. Per domani mattina è prevista un'assemblea davanti ai cancelli dello stabilimento Fiat.



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