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Regione, no al governo politico

Vertice di maggioranza nella notte. Per il momento salta il mini rimpasto, no al voto anticipato, ma via libera ad alleanze fra Terzo Polo e Pd per le amministrative

PALERMO. Nessun governo politico ma neppure veti a eventuali sostituzioni di assessori-tecnici d'area, sì ad alleanze tra Terzo Polo e Pd per le amministrative di primavera e in prospettiva per le regionali, no al voto anticipato a meno che il quadro politico nazionale non lo renda "strategico", 'ni' alle primarie considerate una formula utilizzabile fermo restando che la scelta dei candidati sarà condivisa. E' il risultato del vertice di maggioranza convocato ieri sera dal governatore Raffaele Lombardo a Palermo e conclusosi intorno alle 2 della scorsa notte, dopo quattro ore di confronto.    
Chi era presente alla riunione parla di toni a tratti accesi ma di un confronto che tutto sommato è andato avanti senza particolari sussulti. Al centro c'erano i temi posti dal Pd: alleanze elettorali, voto anticipato e primarie. I democratici attendevano dal Terzo polo risposte in vista della direzione regionale del partito che lunedì prossimo dopo aver ascoltato il segretario Giuseppe Lupo deciderà se e come proseguire il rapporto col governo Lombardo dopo avere considerato esaurita l'esperienza dell'esecutivo tecnico. Qualche aperture dunque c'é stata anche se attorno ai tre punti non c'é massima condivisione. Lombardo ha chiuso la riunione annunciando un nuovo vertice che sarà convocato dopo la verifica che i partiti della maggioranza faranno al loro interno.
Nel corso del vertice di maggioranza a Palazzo d'Orleans, Raffaele Lombardo ha ribadito che non intende ricandidarsi alle regionali del 2013 ma nel Terzo polo c'é ottimismo e in molti sono convinti che alla fine il candidato a governatore sarà lui. Per i terzopolisti la ricandidatura di Lombardo farebbe saltare le primarie, su cui invece scommette il Pd.

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