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Scuola, ritorno tra i banchi per 800 mila studenti siciliani

Per molti la campanella è già suonata oggi, ma ufficialmente le vacanze termineranno giovedì. Vecchie emergenze e nuovi disagi tra gli istituti delle province: classi inagibili, pochi fondi e tagli all'organico

PALERMO. Ufficialmente le vacanze estive termineranno giovedì, ma per molti studenti siciliani oggi la campanella è già suonata. Complessivamente sono circa 800 mila gli alunni che entro la settimana torneranno tra i banchi di scuola. Per le prossime vacanze si dovrà aspettare Natale, dal 23 dicembre al 9 gennaio, e poi Pasqua dal 5 al 10 aprile. Confermata la festa dell’Autonomia siciliana del 15 maggio; mentre l’ultimo giorno di scuola sarà il 12 giugno. E con il ritorno ai libri e alle lezioni, si torna anche a fare i conti con problemi irrisolti e nuovi disagi. Tra le nove province siciliane, infatti, le emergenze riguardano ancora una volta l’inagibilità delle classi, mancanza di personale di ruolo, supplenze da assegnare e insufficienza di fondi.
Al Comune di Palermo sono arrivate richieste per un totale di 650 mila euro, tra arredi e contratti a termine. Inoltre, rimane chiusa la materna “Parisi” al Borgo Vecchio e parzialmente inagibile l’elementare “Tomaselli”. A Catania, il personale organico è stato ridotto di quasi quattro mila unità a causa dei tagli degli ultimi tre anni. Analoga situazione a Siracusa, dove il rischio licenziamento è in agguato per 160 Ata e per circa 200 docenti di scuola superiore e primaria. Mentre in provincia di Ragusa sono 353 i posti in meno in organico. Strutture carenti e inagibilità ad Agrigento, dove il cedimento di un plesso dell’istituto tecnico “Fermi” rende inagibile la scuola. Buone notizie arrivano dalla scuola “Rodari” di Gela, in provincia di Caltanissetta. Incendiata a fine luglio, verrà regolarmente aperta.

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