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Regione, giunta: Lombardo pensa a un mini-rimpasto

Il presidente ha mostrato disappunto verso l’assessore al Turismo, il finiano Daniele Tranchida. Un'altra sostituzione potrebbe riguardare Uccio Messineo ai Beni culturali

PALERMO. Vertice di maggioranza e mini rimpasto in giunta. Lombardo prepara sotto traccia le prossime mosse. È da qui che scatterà la nuova stagione politica.
Da alcuni giorni il presidente della Regione tiene un profilo basso. Fra lunedì e mercoledì convocherà il vertice di maggioranza, che potrebbe preludere a un ritocco alla giunta da fare già a fine settimana per anticipare l’assemblea del Pd che avrà ancora all’ordine del giorno il sostegno al governo. Lombardo recentemente ha mostrato disappunto verso l’assessore al Turismo, il finiano Daniele Tranchida: poche risorse destinate a Catania e sempre senza confronto con lui. Tranchida è così entrato nell’elenco dei possibili assessori in uscita. Le sostituzioni non dovrebbero essere più di un paio, la seconda potrebbe riguardare l’assessore ai Beni culturali Uccio Missineo, soprattutto dopo il cambio del gruppo dirigente dell’Api (che lo aveva indicato). Se così fosse, il governo assumerebbe una connotazione più politica e più vicina al Pd ma non è detto che a entrare in giunta siano parlamentari.
Restano in agenda anche i problemi legati al personale. Ieri è saltata la riunione all’Aran per riprendere la trattativa sul rinnovo del contratto dei regionali. Saltata sia la trattativa che riguarda i funzionari che quella destinata ai dirigenti. Ufficialmente - spiegano Marcello Minio e Dario Matranga dei Cobas - l’Aran ci ha detto di non avere ancora chiarezza sulle direttive del governo regionale». Cioè sui limiti di spesa e sui paletti normativi. Il prossimo incontro è previsto per il 16 settembre, ma al momento non c'è nemmeno una bozza su cui avviare la trattativa. I Cobas hanno annunciato iniziative di protesta.

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