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Napolitano a Palermo: è la sua terza visita in città

Il 14 e 15 giugno del 2007 era stato all’Assemblea Regionale, il 23 maggio del 2009 partecipò invece alle celebrazioni per la strage di Capaci

PALERMO. Palermo ospita il presidente della Repubblica. Giorgio Napolitano, che siede al Quirinale, dal maggio del 2006, è alla sua terza visita ufficiale in città. Il 14 e 15 giugno del 2007 era stato all’Assemblea Regionale, dove si celebrava la prima seduta del Parlamento isolano. In quell’occasione intervenne anche con le Associazioni antimafia nel Giardino della Memoria. E proprio lì affermò che «per i più giovani il ricordo è qualcosa che deve essere appreso e tocca a tutti noi trasmetterlo». Trascorsero due anni e il Capo dello Stato fece ritorno a Palermo. Era il 23 maggio del 2009 e partecipò alle celebrazioni per la strage di Capaci. E nel suo discorso associò Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Libero Grassi: uomini che hanno segnato in positivo la storia della Sicilia e dell’Italia, disse. In questi due giornate siciliane Napolitano ha tre appuntamenti ufficiali cui si associeranno altri momenti di incontri che verranno resi noto soltanto all’ultimo momento anche considerando il delicatissimo momento politico che sta vivendo l’Italia e che Napolitano segue con estrema attenzione. Il tris di momenti ufficiali che si conoscono prenderà il via oggi quando il presidente si recherà all’Ars per partecipare all’incontro in cui si ricorderà uno dei padri costituenti della Regione siciliana, Giuseppe La Loggia. Poi toccherà al convegno della Società italiana di scienza della politica che si svolgerà alla Falcoltà di Ingegneria. Per finire asolterà la lectio magistralis di Lucio Villari sul Risorgimento.

LA LOGGIA: AVERE IL PRESIDENTE E' UN PRIVILEGIO
"Siamo tutti quanti grati al Capo dello Stato Giorgio Napolitano per il privilegio che ha voluto dare a questa manifestazione con la sua presenza. E' un segno di attenzione nei confronti di Giuseppe La Loggia, che fu artefice dell'autonomia e tra i primi sostenitori dello statuto speciale dei siciliani". Lo ha detto il presidente della commissione bicamerale per l'attuazione del federalismo, Enrico la Loggia, figlio del padre dell'autonomia siciliana, di cui oggi ricorre il centenario della nascita, celebrato con una cerimonia a Palazzo dei Normanni, sede dell'Assemblea regionale siciliana. "Le sue idee - ha aggiunto La Loggia, a margine della cerimonia - a quel tempo sembrarono avveniristiche, non ebbero tutto il respiro che avrebbe dovuto avere. Oggi solo l'Alto Adige ha la tripla A".

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