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Manovra: sale l'Iva, contributo sopra i 300 mila euro

Il consiglio inserirà alcune modifiche al decreto in discussione al Senato. Pensioni, aumento dell'età per le donne dal 2014

ROMA. Iva più cara di un punto e tassa sui  super-ricchi. Stretta sulle pensioni delle donne; si comincerà  il percorso di innalzamento dell'età dal 2014. La risposta non  positiva dei mercati alla manovra licenziata domenica sera dalla Commissione Bilancio del Senato e il richiamo, lunedì, del  presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha portato ad un  nuovo pacchetto di misure che saranno presentate in Senato come  maxi-emendamento sul quale il governo porrà la fiducia, con  l'obiettivo di chiudere subito la partita. Critici i sindacati,  questa volta non solo la Cgil, mentre plausi arrivano dalla  Confindustria.    
Il grosso del pacchetto riguarda l'Iva: un punto in più  sull'aliquota del 20%, che passa così al 21%. Una misura che fa  cassa subito, andrà a miglioramento dei saldi ma che non potrà  essere più spesa per la riforma fiscale. E che pesarà su  moltissimi beni: dalle auto alle scarpe, dal vino ai cd, dal  parrucchiere ai giochi. Arriva poi una tassa sui super-ricchi. In un primo momento la  platea di coloro che sarebbero stati chiamati a pagare un  contributo di solidarietà del 3% era stata individuata negli  11.000 'paperonì d'Italia con un reddito superiore a mezzo  milione di euro. Ma poi nel consiglio dei ministri di ieri, convocato per autorizzare la richiesta di fiducia  sul decreto, c'è stato un ripensamento e la platea è stata  ampliata: lo pagheranno tutti coloro che hanno un reddito  superiore a 300.000 euro l'anno. In tutto circa 34.000 contribuenti. Riguarderà tutti, anche i lavoratori pubblici  già sottoposti al taglio dello stipendio (5% oltre i 90.000  euro e 10% oltre i 150.000), e peserà sul reddito complessivo:  da lavoro dipendente ed autonomo o di impresa, da capitale e  anche da reddito fondiario, fatta eccezione per la prima casa.    
Nuovo colpo d'accelerazione poi per l'innalzamento a 65 anni  dell'età pensionabile delle donne nel settore privato. Il graduale innalzamento non partirà più dal 2016, come era stato  deciso correggendo la norma di luglio che segnava come inizio  del timing addirittura il 2020, ma dal 2014. 
Per i reati fiscali "l'istituto della sospensione condizionale della pena di cui all'articolo 163 del codice penale non trova applicazione nei casi in cui ricorrano congiuntamente le seguenti condizioni: a) l'ammontare dell'imposta evasa sia superiore al trenta per cento del volume d'affari; b) l'ammontare dell'imposta evasa sia superiore a tre milioni di euro". E' quanto si legge nel maxi-emendamento alla manovra, depositato all'Aula del Senato. Si conferma l'allentamento della misura già trapelato dalle indiscrezioni di ieri.
I REATI FISCALI. Per i reati fiscali "l'istituto della sospensione condizionale della pena di cui all'articolo 163 del codice penale non trova applicazione nei casi in cui ricorrano congiuntamente le seguenti condizioni: a) l'ammontare dell'imposta evasa sia superiore al trenta per cento del volume d'affari; b) l'ammontare dell'imposta evasa sia superiore a tre milioni di euro". E' quanto si legge nel maxi-emendamento alla manovra, depositato all'Aula del Senato. Si conferma l'allentamento della misura già trapelato dalle indiscrezioni di ieri.

I SINDACATI. Tutti contro i sindacati. Non solo la Cgil che sottolinea  come «le decisioni prese oggi sulla manovra sono il risultato  di un governo in evidente stato confusionale, sordo di fronte al  Paese e sempre più condizionato dagli umori dei mercati». Il  segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, rileva che «le  novità confermano, anzi rafforzano, l'iniquità di una manovra  sbagliata». Il numero uno della Cisl Raffaele Bonanni, dal  canto suo fa sapere: «Siamo contrari sia all'aumento dell'età  pensionabile per le donne, sia all'aumento dell'Iva».
Sulla  stessa linea d'onda il segretario generale della Uil, Luigi  Angeletti, che sottolinea: «L'emergenza finanziaria non può  giustificare l'aumento dell'Iva, soprattutto delle aliquote più  basse, nè l'accelerazione dell'equiparazione dell'età per il  pensionamento delle donne».  Plausi alle nuove misure arrivano invece da Confindustria che  valuta «positivamente la decisione presa oggi dal governo di  introdurre alcune misure che vanno nella direzione di rafforzare  l'efficacia della manovra». Ora Viale dell'Astronomia «auspica  che il decreto venga approvato rapidamente e che subito dopo si  possa aprire una nuova stagione per procedere speditamente verso  l'obiettivo del risanamento strutturale della finanza pubblica e  varare le indispensabili misure per la crescita».     Intanto in Senato è atteso il maxi-emendamento. Oggi  invece il voto di fiducia e il via libera per un passaggio, che  si preannuncia rapidissimo e soprattutto blindato, alla  Camera. 

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