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Vertenza sul contratto collettivo chiusa: si gioca

Parte il campionato di serie A dopo l’accordo tra Lega e Aic. Venerdì si comincia con Milan-Lazio

ROMA. Si è fatta attendere, ma alla fine l'agognata firma Lega-Aic sul contratto collettivo è arrivata. Venerdì sera Milan-Lazio, anticipo della seconda di campionato, darà ufficialmente il via alla serie A, dopo che la protesta indetta dai calciatori aveva mandato a monte la prima giornata, in calendario nell'ultimo fine settimana di agosto. E' stato un lunedì atteso con ansia soprattutto dai tifosi, rimasti a bocca asciutta a causa dello sciopero che ha visto 'incrociare le gambe' alla Serie A per la seconda volta nella sua storia (la prima fu nel '96).  
Con la firma, il presidente della Lega di serie A Maurizio Beretta ed il suo omologo per l'Assocalciatori Damiano Tommasi hanno messo fine ad una diatriba antica, tanto che già l'anno scorso si era sfiorata la serrata. Allora come oggi, il principale punto di attrito è stato il contestato articolo 7 del contratto, quello sui cosiddetti 'fuori rosa' (per la Lega un allenatore può dividere la squadra in più gruppi distinti; per l'Aic i calciatori devono invece essere sempre preparati tutti insieme, senza discriminazioni). Il precedente contratto collettivo tra calciatori e Lega di A era scaduto più di un anno fa, nel giugno 2010. Da allora era stato un muro contro muro che nelle ultime settimane ha tenuto il mondo del pallone con il fiato sospeso, anche per il timore che lo stato di agitazione potesse prolungarsi lasciando gli stadi vuoti a oltranza. Invece è bastata una giornata di stop per far convergere le posizioni del sindacato calciatori e della Lega (non senza la pressante mediazione di Coni e Federcalcio e dei rispettivi presidenti Petrucci ed Abete), fino a sciogliere i nodi che avevano rimandato il primo calcio d'inizio. Nodi che fino ad oggi erano diventati sempre più stretti, con le parti ferme sulle rispettive posizioni.

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