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Agrigento, parte una campagna contro il pizzo

Loghi sulle vetrine dei negozi. Il sindaco Zambuto: è giunta l’ora che i commercianti prendano posizione contro il racket

AGRIGENTO. Il logo "No al pizzo" sulle vetrine dei negozi di Agrigento: parte dal Comune la nuova battaglia di legalità, una mobilitazione che vuole coinvolgere tutti i commercianti della città. Il comune di Agrigento, da quasi due anni, ha adottato nella carta intestata la scritta "No al pizzo!". Un messaggio forte che adesso, secondo l'invito lanciato dal sindaco Marco Zambuto, dovrebbe essere condiviso anche dai commercianti.    "E' giunta l'ora che anche i commercianti prendano pubblicamente posizione contro il racket", ha spiegato Zambuto. "Quanti vorranno sposare questa campagna di legalità possono venire al Comune e verrà fornito il logo da applicare sulle vetrine dei loro negozi. A causa del gap di sviluppo - ha aggiunto il sindaco - ad Agrigento si è sempre pensato a come sopravvivere e per farlo si è fatto abuso di accondiscendenza ed illegalità. E' tempo di finirla. E' tempo di schierarsi tutti in favore della legalità vera e non di facciata. Non so quanti commercianti, in questa città, paghino effettivamente il pizzo per poter lavorare serenamente". "Non ho dati in mano - ha detto - ma sono certo che come in ogni realtà metropolitana, anche qui ci sono delle sacche di commercianti che pagano e non denunciano". L'appello ad apporre sulle vetrine dei negozi la scritta "No al pizzo!" è strettamente collegato all'invito a denunciare gli estorsori. "Soltanto tirando fuori la testa dalla sabbia - ha concluso Zambuto - potremo costruire un domani migliore per i nostri figli".

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