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Lampedusa, ancora sbarchi: oltre 2mila in 3 giorni

Altri 280 migranti arrivati sull'isola nelle ultime ore: tra loro 20 donne e un bambino. L'allarme di Maroni: con la Libia fenomeno ingestibile

ROMA. Ferragosto di sbarchi a Lampedusa: negli ultimi tre giorni sono arrivati oltre 2.300 immigrati, 280 questa mattina. Si è così sfondata la quota di 50mila africani approdati sull'isola quest'anno dalla Tunisia e dalla Libia. "Ma mentre con il Governo tunisino c'é un'interlocuzione che ci consente di tenere sotto controllo le partenze ed i rimpatri - ha lamentato il ministro dell'Interno, Roberto Maroni - con la Libia no, e senza un rapido stop alla guerra sarà impossibile gestire il fenomeno".
Dall'1 gennaio al 31 luglio, ha spiegato Maroni, sono giunti 24.769 migrati dalla Tunisia e 23.267 dalla Libia. I picchi ci sono stati a marzo, quando dalle coste tunisine sono sbarcati a Lampedusa in più di 14 mila ed a maggio quando dalla Libia sono arrivati in 9.300. I rimpatri sono stati invece 13.667 e "vogliamo arrivare a 30 mila a fine anno". In proposito, ha informato il ministro, "ho firmato il decreto che attua le norme sui rimpatri assistiti. Tutti quelli che arrivano dalla Libia chiedono asilo e stimiamo che il 35-40% di questi riceverà lo status di rifugiato. Per chi non lo otterrà mettiamo a disposizione i programmi di rimpatrio assistito, altrimenti saranno comunque rimandati indietro".
Quanto all'Europa, Maroni ha parlato di "contributo insignificante, ma non voglio polemizzare, ce la caveremo da soli". Tra i 280 arrivati oggi a Lampedusa ci sono 20 donne ed un bambino. Nel Centro di prima accoglienza gli ospiti sono così quasi 1.500. Complessivamente, gli stranieri assistiti nell'ambito della struttura commissariale guidata dal capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, sono oltre 22 mila: 4.590 nei Centri di accoglienza di Campochiaro (Cb), Manduria (Ta), Mineo (Ct) e Lampedusa; altri 18 mila sono distribuiti in tutte le regioni (tranne l'Abruzzo), sulla base del Piano nazionale che prevede un tetto massimo di accoglienza per 50 mila persone.
Su questo ha innescato una polemica l'assessore alle Politiche sociali della Regione Liguria, Lorena Rambaudi. "Al momento - ha detto in riferimento alla nave con 456 migranti partita ieri da Lampedusa e diretta a Genova - non siamo in grado di accogliere altri profughi, per cui chiederemo alla Protezione Civile che vengano distribuiti in altre regioni". Secca la replica della struttura di Gabrielli: i migranti in viaggio non saranno assegnati ai centri liguri e queste dichiarazioni "non sono di aiuto alla gestione condivisa dell'emergenza tra il Governo e le Regioni".
Critico il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando. "Il governo italiano, incapace di affrontare un'emergenza ormai pluriennale - ha sottolineato -  la smetta di registrare una mera contabilità e si ricordi che i migranti sono esseri umani e, in quanto tali, non possono essere trattati come merce a perdere. L'esecutivo chiuda i centri di accoglienza, del tutto inadeguati, modifichi l'attuale legislazione e attivi misure di intervento umanitario coinvolgendo anche la Comunità europea e le Nazioni Unite".

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