Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Titoli falsi, ex Lsu tornano a lavoro: ma addio posto fisso

Si chiude così la vicenda dei sette lavoratori che avevano presentato autocertificazioni fasulle per partecipare alla selezione del personale. Il Comune di Palermo aveva deciso per il licenziamento. Ora sono stati reintegrati, ma non potranno godere dei benefici della stabilizzazione

PALERMO. Hanno dichiarato il falso sul loro titolo di studio, ma tornano comunque a lavorare. Unica pena: non godere più dei benefici della stabilizzazione. Il Comune mette così un punto alla vicenda dei sette Lsu licenziati dopo la scoperta di false autocertificazioni presentate dai lavoratori nel settembre del 2008, per partecipare alla selezione del personale che è stato poi assunto dall’amministrazione a tempo determinato part-time (22 ore settimanali, ndr).

 La decisione di reintegrare il gruppo di lavoratori socialmente utili, presa dalla giunta di palazzo delle Aquile, è arrivata dopo il parere favorevole dell’ufficio legislativo e legale della Regione ed è legata ad “un quadro normativo in materia Lsu piuttosto scarno”, si legge nella delibera di giovedì. E così, il settore Risorse umane ha avuto l’incarico di “procedere alla reiscrizione negli elenchi Lsu” dei sette dipendenti a cui era “stata applicata la sanzione del licenziamento”.

 Non rientrando più, però, nel rango degli stabilizzati, saranno assegnati a lavori di pubblica utilità, ossia “prestazioni d’opera meramente manuali”. Le buone notizie per gli Lsu palermitani, però, non finiscono qui. Sempre la giunta di palazzo delle Aquile, infatti, ha anche stabilito di verificare la possibilità di reintegrare quattro persone, non stabilizzate, a cui era stata preclusa la possibilità di continuare a svolgere il loro lavoro perché con condanne penali superiori ai due anni. Questa volta, l’ufficio Risorse umane valuterà ogni caso e deciderà il da farsi sulla base dei reati commessi, della personalità e della condotta tenuta nel tempo. L’operazione costerà oltre trentacinquemila euro, per coprire la spesa nel periodo dal primo di agosto al 30 di ottobre.

Caricamento commenti

Commenta la notizia