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Termini, perde il controllo della moto: morto un giovane operaio

Nella notte tra giovedì e venerdì ha perso la vita Giuseppe Saso, 26 anni, termitano. Era alla guida una Yamaha 500 immatricolata da soli quindici giorni

TERMINI IMERESE. Un volo con la moto di circa diciannove metri e poi l’impatto con un’auto regolarmente parcheggiata in viale Unità d’Italia, zona stazione, a Termini. Così è morto nella notte tra giovedì e venerdì, in un tragico incidente stradale, Giuseppe Saso, 26 anni, termitano.
Il giovane era alla guida della sua nuova moto, una Yamaha 500 immatricolata da soli quindici giorni, quando ha perso il controllo del veicolo e si è schiantato su un paletto in cemento che delimita la ringhiera di viale Unità d’Italia (a Termini bassa).  Potrebbero essere diverse le cause che hanno fatto perdere il controllo della moto al ventiseienne: dall’alta velocità alla stanchezza dopo il banchetto nuziale dal quale si stava ritirando. Giuseppe, infatti, era di ritorno da un locale situato lungo la strada statale, in direzione Cerda, dove si erano da poco conclusi i festeggiamenti del matrimonio cui lui e la sua famiglia erano stati invitati. Una festa che, per la famiglia Saso, è purtroppo finita nel più tragico dei modi.
Sul posto è subito intervenuta una pattuglia dei vigili urbani avvisata da una volante del commissariato di polizia cittadino che si trovava a passare da quella zona. Gli agenti della sezione infortunistica del comando di polizia municipale, addetti a fare i rilievi nei sinistri stradali, hanno eseguito tutti gli accertamenti del caso cercando di risalire alla dinamica dell’incidente.
In base a quanto ricostruito, Giuseppe Saso proveniva da Cerda e, oltrepassata piazza Europa (o piazza stazione), avrebbe perso il controllo della moto, andando a sbattere su un primo pilastro della ringhiera che delimita, da un lato, viale Unità d’Italia (l’altro lato è delimitato da una serie di alberi). Qui, il ventiseienne si sarebbe staccato dalla moto andando a sbattere il ginocchio su un altro pilastro in cemento e, poi, facendo un volo lungo 19 metri. Il giovane ha quindi sbattuto la testa e la spalla destra sul lato anteriore sinistro di una Fiat Panda, di colore grigio, posteggiata lungo la via sottostante viale Unità d’Italia. Una strada chiusa e più bassa di qualche metro rispetto al viale.
L’impatto è stato violento. Inutile la corsa in ospedale, il ventiseienne è morto in ambulanza. La moto, completamente distrutta, aveva intanto continuato la sua corsa da sola per circa una sessantina di metri. Sul posto, poco dopo, sono arrivati anche i familiari, che in auto seguivano a distanza Giuseppe ma che non avrebbero assistito alla dinamica dell’incidente.
Il giovane lavorava come operaio e viveva in casa insieme ad altre sei persone in contrada Danigarci (tra Termini Imerese e Trabia). Il padre, Salvatore, fa il venditore ambulante.

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