Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Regione, il record di un consulente: quattro contratti in tre anni

Riccardo Ursi, professore di diritto Amministrativo all’Università di Palermo, è arrivato alla cifra di 126 mila euro di incasso. Il tutto vincendo ogni volta un bando. A breve firmerà ancora per il dipartimento Territorio e Ambiente

PALERMO. L’ultimo contratto lo firmerà a giorni: un anno da consulente del dipartimento Territorio e Ambiente per 36 mila euro. E così Riccardo Ursi, professore di diritto Amministrativo all’Università di Palermo, sommerà il quarto contratto in tre anni arrivando alla cifra record di 126 mila euro di incasso. Il tutto, va detto, vincendo ogni volta un bando. Che però la Regione legittima sostenendo che in tre anni non ha trovato fra i suoi 20 mila dipendenti un esperto di diritto a cui affidare a costo zero l’incarico in questione. Storia del recordman delle consulenze della Regione. Un caso già finito all’attenzione della Corte dei Conti. Gioacchino Genchi, dirigente dell’assessorato Ambiente e protagonista di una vicenda giudiziaria legata alla revoca del suo incarico, ha presentato un esposto per conto della Cgil in occasione dei primi contratti. «E un altro ne presenterò adesso» rilancia Genchi.



La carriera da esterno di Ursi, ricostruita dal dirigente sindacalista, inizia nel giugno del 2008. È quella la data del primo contratto da 36 mila euro che scade ad aprile 2009. A settembre dello stesso anno il professore, quarantenne di origini messinesi, ottiene una proroga di cinque mesi per altri 18 mila euro. Nel frattempo esce un nuovo bando e all’inizio del 2010 Ursi si aggiudica lo stesso incarico per un altro anno. Nel marzo 2011 l’assessorato pubblica l’ennesimo bando e Ursi vince di nuovo: partecipano in tre, una delle domande viene esclusa e Ursi batte un altro docente universitario, il barese Antonio Barone. Ottenendo così due giorni fa la certezza di un nuovo contratto da un anno a 36 mila euro prorogabile per altri sei mesi con una eventuale spesa pubblica aggiuntiva di altri 18 mila euro.



L’incarico è sempre lo stesso: assistenza al servizio Valutazione di impatto ambientale e Valutazione di impatto strategico più riordino e armonizzazione legislativa. Ursi, in pratica, è l’esperto a cui il dipartimento (non l’assessore) fa riferimento ogni qual volta ci sia bisogno di un consiglio dal punto di vista del diritto. Ma Genchi e la Cgil si chiedono «come mai il dipartimento non faccia ricorso all’Ufficio legislativo e legale. E come mai non abbia pensato di affidare a un dipendente lo stesso compito». La Cgil chiede quindi il ritiro degli atti, la revoca degli incarichi e di «procedere contro i responsabili».
Ma Giovanni Arnone, il dirigente del dipartimento che ha firmato l’ultimo incarico, difende la scelta di ricorrere all’esterno: «Si tratta di un consulente indispensabile. In tutto l’assessorato non c’è un esperto di diritto. E abbiamo chiesto se negli altri assessorati ci fosse un dirigente laureato in Giurisprudenza che volesse essere trasferito da noi. Ma non abbiamo trovato nessuno. La verità è che da noi si lavora troppo e non vuole venirci nessuno. Ursi è un esperto che dà risposte rapidissime su temi che se dirottati all’Ufficio legale finirebbero per ingolfare anche quella struttura». E per dar forza alla tesi Arnone cita un altro caso: «Al vertice del nostro ufficio Contenzioso, per la mancanza di un esperto di diritto, abbiamo dovuto mettere un ingegnere chimico».

Caricamento commenti

Commenta la notizia