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Rifiuti a Palermo, il prefetto: lotta all’evasione della Tarsu

Postiglione lo ha detto durante un intervento a Ditelo a Rgs: “Con i soldi che verranno recuperati il Comune riuscirà a coprire i debiti pregressi con Amia”

PALERMO. «Il Comune riuscirà a coprire i debiti pregressi con Amia. Saranno risarciti i soldi non dati all’azienda per alcune penalità applicate. Le somme saranno recuperate grazie alla lotta all'evasione della Tarsu». A darne notizia ieri il prefetto Umberto Postiglione, intervenuto ai microfoni della trasmissione radiofonica «Ditelo a Rgs». «La questione relativa all'emergenza Amia è stata affrontata nel corso di un importante incontro con i protagonisti dell'azienda, i commissari, le organizzazioni sindacali, i rappresentanti della Regione e del Comune. Abbiamo avuto la possibilità di avviare un esame di tutta la vertenza e raggiungere un accordo su più punti - spiega Postiglione - Una questione è stata quella delle penali applicate dal Comune relativamente al contratto che regola i rapporti tra l'ente e Amia. Queste penali non erano mai state accettate da Amia e hanno provocato il blocco di alcuni pagamenti da parte del Comune. È stata trovata una soluzione e l’Amministrazione pagherà. Il gabinetto del sindaco e il direttore generale del Comune hanno confermato che si prospetta un pagamento piuttosto consistente all'Amia».
Le casse dell'azienda trovano altri fondi anche dalla società satellite Essemme. «C'è la questione - spiega il prefetto - dei dipendenti di Amiaessemme che sono impegnati nella pulizia delle caditoie. Per uno strano intreccio, questi dipendenti venivano pagati attraverso un lavoro affidato da Amap ad Amiaessemme». Il prefetto ha così chiarito il meccanismo: «Il Comune pagava l'Amap, che poi a sua volta pagava l'Amiaesssemme. A quest'ultima arrivavano solo 4 milioni di euro, che risultavano non sufficienti per pagare tutto il personale impegnato. Ora grazie ad alcuni cambiamenti apportati alla norma sarà trasferito da Amiaessemme ad Amap parte del personale che fa questo lavoro. Ci sarà un recupero di circa un milione di euro. Il Comune si è impegnato ad adeguare l'importo del contratto di servizio. Questo dovrà adesso passare in consiglio. Ieri sera (mercoledì, ndr), con l'intervento della Regione i debiti di Amia potranno essere spalmati in 10 anni. In questo modo ogni anno la quota sarà inferiore di circa un terzo. Queste sono le ipotesi di accordo, sulle quali entro 15 giorni si dovranno informare le associazioni sindacali».
Ma da dove prenderà l'amministrazione comunale i soldi per pagare Amia? «Questi somme - ha spiegato il prefetto - non li trova il Comune ma saranno ricavate dalla Tarsu, la tassa sui rifiuti solidi urbani a carico dei cittadini. Su questo punto in particolare, il sindaco ed io, abbiamo concordato con grande soddisfazione che si farà una lotta seria all'evasione. Una lotta sia a quella totale che parziale, che è anche la più diffusa: si tratta di coloro che pagano meno perché hanno dichiarato meno metri quadrati. Questa lotta che intendiamo portare avanti potrebbe portare all'abbassamento della tariffa a metro quadro e a far pagare meno coloro che hanno sempre pagato».

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