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Amia, Cammarata: basta agitazione I lavoratori hanno timori infondati

Il sindaco scrive alle organizzazioni di categoria: revocare l'agitazione e riprendere la raccolta dei rifiuti

PALERMO. "I timori che sarebbero alla base dell'agitazione indetti dai sindacati dei lavoratori dell'Amia sono del tutto infondati, anzi i comportamenti e i provvedimenti adottati dall'Amministrazione comunale vanno nella direzione opposta". Il sindaco di Palermo Diego Cammarata scrive così in una nota indirizzata ai sindacati e per conoscenza ai commissari di Amia, al prefetto di Palermo e ai capigruppo consiliari chiedendo agli stessi sindacati "di procedere alla revoca delle assemblee, tenendo anche conto delle prossime riunioni indette da questa Amministrazione e della convocazione di giorno 27 indetta dal sig. Prefetto di Palermo". Il sindaco chiede "la revoca dell'agitazione e la ripresa dei regolari turni di raccolta". Nella nota Cammarata rileva che il timore espresso dai sindacati circa possibili "riduzioni di orario di lavoro e il rischio del non mantenimento dei livelli occupazionali dell'Amia e la presunta indifferenza dell'Amministrazione Comunale nei confronti del futuro della società" e che costituiscono la ragione della indizione delle assemblee "appaiono in contrasto - scrive il sindaco di Palermo - con i provvedimenti adottati dall'Amministrazione comunale e con l'indirizzo politico-amministrativo sin qui tenuto dalla stessa Amministrazione di cui è ben noto lo sforzo profuso sin dal momento del preannunziato e poi dichiarato stato di insolvenza della Società, che si è trasformato non solo nella emanazione di un preciso e puntuale piano di risanamento, su cui si sono espressi positivamente il Tribunale e i medesimi Commissari straordinari, ma anche e soprattutto nella sua concreta attuazione". A conclusione della nota, Cammarata rinnova l'impegno ad affrontare e risolvere le criticità segnalate dai commissari di Amia e rileva "che le assemblee indette non incideranno in alcun modo sulla volontà già espressa dall'Amministrazione e sui fatti e le iniziative incontrovertibili già poste in essere; ma purtroppo esse hanno il solo e deprecabile effetto di arrecare disagi ai cittadini e offrire della Città un'immagine negativa che la stessa non merita".

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