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Neonato morto in ospedale a Gela

La denuncia dei genitori. La madre dice di aver sentito i primi vagiti, mentre secondo i medici il bimbo sarebbe venuto alla luce privo di vita

GELA. Un presunto caso di malasanità, con i contorni del "giallo", si sarebbe verificato nella divisione di ostetricia dell'ospedale civile "Vittorio Emanuele" di Gela, dove un neonato (a dire della madre, che ne avrebbe sentito i primi vagiti) sarebbe deceduto dopo il parto, mentre i medici sostengono che il bimbo sarebbe venuto alla luce già morto. Una denuncia per ipotetiche "gravi negligenze dei medici" è stata presentata ai carabinieri dal padre del piccolo, Luigi Cosimo, di 23 anni, commerciante, che nel suo racconto riferisce quanto gli ha raccontato la moglie, Floriana Aquilino, di 22 anni, casalinga.
Il parto, che stava procedendo naturalmente, ha avuto delle improvvise complicanze, inducendo i medici a decidere per il "cesareo". La madre avrebbe sentito il bambino piangere e poi, di colpo, il silenzio. Entrambi i genitori chiedono di conoscere la verità sulla causa che ha determinato la morte del loro primo figlio. Si parla di una malformazione uterina non rilevata prima del parto. Sono state aperte due inchieste: una della procura della Repubblica di Gela, l'altra dalla direzione dell'azienda sanitaria provinciale di Caltanissetta. I carabinieri hanno proceduto al sequestro della cartella clinica. Si attende la decisione del pubblico ministero che pare orientato a ordinare l'autopsia.

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